Macerata, 14 marzo 2014 - PROFONDO cordoglio ha suscitato in provincia la scomparsa di Carlo Cioci, sessantenne sindacalista della Cgil originario di Macerata ma da anni residente a Colmurano con la moglie Ivana Properzi e il figlio trentenne Marco. Ieri mattina verso le 5, Cioci è stato chiamato dal figlio alla stazione di Casette Verdini, dove lui aveva avuto un piccolo incidente. Il sindacalista è andato a vedere come stesse il figlio, ma poco dopo essere arrivato ha accusato un malore fatale. Già dalla sera prima Cioci lamentava dei dolori alla schiena, che potrebbero essere stati i primi sintomi dei problemi cardiaci in atto.

LA NOTIZIA del decesso si è diffusa subito. Cioci, segretario provinciale della Fillea, il sindacato della Cgil dei lavoratori edili e del legno, era conosciuto e stimato. «Nella sua lunga militanza nella Cgil — lo ricordano al sindacato —, Carlo ha svolto diversi incarichi di dirigente. Dal 1977 ha seguito il sindacato degli edili, poi è diventato segretario della Filtea, seguendo in particolare le aziende calzaturiere di Civitanova. Poi è stato eletto segretario generale della Fiom, nel periodo delle grandi vertenze provinciali. Ha seguito con particolare impegno la vertenza alla Sgi, la storica Cecchetti, nel periodo della cassa integrazione, poi con i successivi licenziamenti e infine la totale chiusura. Successivamente è stato nominato responsabile del settore artigiano e poi è ritornato a seguire i lavoratori del calzaturiero, abbigliamento e pellettiero in particolare nella zona di Tolentino».

«ERA CONSIDERATO da tutti una persona buona, generosa, disponibile e competente, sempre aperta al confronto — proseguono i colleghi —. Lo ricordiamo anche per la sua ironia: sempre pronto alle battute simpatiche e allo scherzo per sdrammatizzare anche le situazioni più difficili e complicate. Lascia un grande vuoto nella Cgil maceratese. Tutti i compagni della Camera del lavoro si stringono in un caloroso e commosso abbraccio ad Ivana e al figlio Marco». Per dargli l’ultimo saluto, parenti, amici e tutti coloro che l’hanno riconosciuto e amato si ritroveranno questa mattina alle 10 nella chiesa di San Donato, a Colmurano.