Recanati (Macerata), 24 marzo 2014 - A distanza di venti giorni dall'udienza pubblica relativa al contenzioso in atto sul colle dell’Infinito, unica zona intatta del paesaggio cantato da Giacomo Leopardi, su un versante del quale un privato vorrebbe costruire una struttura ricettiva, arriva la sentenza del Consiglio di Stato.

E' stato respinto l’appello presentato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio delle Marche contro una sentenza del Tar che permetteva la ristrutturazione di due vecchi edifici rurali sul Colle dell’Infinito a Recanati per trasformali in una country house. Contro il progetto si erano schierati anche Italia Nostra, il Fai (che hanno affiancato la Soprintendenza nel procedimento) e la famiglia Leopardi.

Un lieto fine per Anna Maria Dalla Casapiccola. Proprio lei che conduce un piccolo bed & breakfast in una splendida e antica dimora del ’600, proprio a fianco del Colle dell’Infinito, stanca di aspettare una risposta dall’amministrazione comunale si era rivolta nel marzo 2012 al Tar Marche perché venisse nominato un commissario ad acta che metta fine al silenzio del Comune sulla sua richiesta.

Un progetto, quello della famiglia Dalla Casapiccola con il quale si chiedeva la possibilità di ristrutturare una vecchia casa colonica posta sotto il Colle dell’Infinito, e quindi in piena zona paesaggistica, per trasformarla in una country house a servizio dei tanti turisti che visitano la città. Oggi che i giudici amministrativi di secondo grado hanno recepito sostanzialmente il pronunciamento del Tar delle Marche, che a sua volta aveva accolto il ricorso dei privati intenzionati a realizzare la country house contro il parere negativo della Soprintendenza per difetto di motivazione, il progetto della famiglia Dalla Casapiccola potrà diventare realtà.