Recanati (Macerata), 25 marzo 2014 - Il ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini è netto: “Il colle dell`Infinito di Leopardi è patrimonio della letteratura e della cultura italiana e in quanto tale va preservato”. “Per questo - ha annunciato il ministro - oggi ho dato disposizione agli uffici competenti affinché adottino tutti gli atti necessari a ribadire il parere negativo sui progetti che incidono sull`area”.

Così il ministro Franceschini ha chiarito la posizione del Ministero all`indomani della sentenza del Consiglio di Stato che ha prescritto la riformulazione del parere della Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio delle Marche respingendo l’appello della stessa presentato contro una sentenza del Tar che aprirebbe le porte alla ristrutturazione di alcuni fabbricati rurali a Recanati, sul colle celebrato dall’Infinito di Leopardi, per trasformarli in un resort.

Per Vanni Leopardi, uno dei discendenti del poeta recanatese, serve una legge ad hoc per la tutela del Colle dell’Infinito, o quanto meno “un provvedimento senza maglie larghe, un piano che faccia chiarezza” sullo status del colle più famoso della letteratura italiana. Magari - sostiene ancora - abbinato ad un “restauro” del paesaggio “con piante e colori” che preservi per il visitatore moderno “l’emozione cantata da Giacomo, il senso dell’infinito ispirato dalla siepe che ‘dell’ultimo orizzonte il guardo esclude’”.