Macerata, 5 aprile 2014 - UN RAPTUS di passione incontrollabile ha fatto finire sotto processo una giovane di origini brasiliane, M. M., 36 anni, residente a Mogliano. Il fatto sarebbe successo all’alba del 23 giugno 2010. A raccontarlo ieri mattina in tribunale, rispondendo alle domande del vice procuratore onorario Marco Tarquinio Severini, è stato l’ispettore della Polstrada Maurizio Repaci. In pratica, la pattuglia si era fermata in piazza Garibaldi quando gli agenti notarono una ragazza scendere da una Fiat Panda, salutarli e poi rientrare al posto del passeggero, dove si trovava un uomo. I due avrebbero subito iniziato a baciarsi, accarezzarsi, in un’escalation di passione. La donna poi si sarebbe spogliata completamente e avrebbe agevolato il compagno, e così i due avrebbero iniziato ad avere un rapporto sessuale. A quel punto gli agenti erano intervenuti per fermarli. Senza alcun imbarazzo, però, i due avrebbero chiesto loro di aspettare un attimo, avrebbero richiuso la portiera della Panda e avrebbero ripreso come nulla fosse.

I POLIZIOTTI, dopo diverse insistenze, avevano chiamato i rinforzi e alla fine i due amanti erano stati costretti a interrompere le loro effusioni. Ma mentre la ragazza aveva dato subito un documento con le sue generalità, il compagno aveva iniziato a insultare tutti in inglese, dicendo di non avere documenti. Poi peraltro era stato identificato in un urbisalviense, Paolo Paolucci, che ha già patteggiato la pena per questo episodio. Per lei invece, accusata di atti osceni, il processo è ancora in piedi.
Ieri, dopo aver sentito l’ispettore della Polstrada, il giudice Danilo Russo ha rinviato l’udienza a maggio per pronunciare la sentenza. L’imputata è difesa dagli avvocati Vando Scheggia e Mariaelvia Valeri.