Macerata, 9 aprile 2014 - La Carima chiede i danni alla società che aveva certificato i bilanci di Banca Marche prima dell'aumento di capitale nel marzo 2012. Carima, una delle tre Fondazioni dell'istituto di credito, assieme ad altri piccoli azionisti privati, attraverso lo studio legale Pozzi ha presentato al Tribunale di Milano l'atto di citazione con richiesta danni nei confronti della Pricewaterhouse Coopers spa.

La richiesta di risarcimento ammonta a circa 40 milioni di euro, in riferimento ai danni causati dalla sottoscrizione della Fondazione Carima e degli altri azionisti per la propria quota nell'ambito dei 180 milioni complessivi di aumento di capitale. Si tratta di una sorta di class-actino attraverso la quale i ricorrenti lamentano nei confronti della società di revisione la mancata rilevazione dello stato di criticità in cui si trovava da tempo l'istituto di credito marchigiano, ora commissariato, e quindi di avere fornito una indicazione non corretta al mercato e agli azionisti che, sempre stando al ricorso presentato, sarebbero stati fuorviati ed indotti all'errore per effetto delle valutazioni della stessa società.