Macerata, 10 aprile 2014 - Tre arresti per estorsione ai danni di una donna. L'operazione è stata eseguita dai carabinieri di Tolentino ai giardini Diaz di Macerata mercoledì sera. Nel mirino dei tre stranieri una donna di 50 anni residente nell'entroterra.

In carcere sono finiti un polacco e due afghani regolarmente residenti a Macerata. La donna - secondo la ricostruzione dei carabinieri - era diventata amica dal polacco e, ogni tanto, lo avrebbe aiutato economicamente con qualche piccola somma di denaro.

L'uomo però avrebbe iniziato a chiederle molti più soldi minacciandola e pretendendo 6.500 euro. A quel punto la vittima si è rivolta ai carabinieri che hanno preparato la trappola. La donna ha lasciato i soldi in un cestino dei giardini Diaz e quando i tre sono arrivati per prenderli hanno trovato appostati i carabinieri che li hanno così arrestati.

La vittima è una vedova di 50 anni residente a Sarnano. Il protagonista un pregiudicato polacco - G.M. - di 20 anni, che ha agito con due complici di nazionalità afghana, A.H di 31 anni con precedenti penali e D.M di 19 anni: tutti residenti a Macerata.

Alcuni mesi fa tra la donna ed il giovane polacco è nata una semplice amicizia, che non è andata oltre a qualche ora trascorsa insieme al bar o in pizzeria. Approfittando della generosità della donna, molto sensibile per le condizioni economiche del giovane, G.M. ha iniziato a chiederle con periodicità piccole somme di denaro. Col tempo, però, evidentemente convinto che la donna potesse essere meglio “spremuta”, visto che aveva già ottenuto a più riprese la somma di circa 1.500 euro, il polacco ha pensato bene di avanzare pretese economiche più sostanziose, giungendo fino a minacciarla di morte.

Il primo incontro nel quale il polacco e gli altri due complici hanno cominciato con le loro richieste estorsive è avvenuto la scorsa settimana nella zona dell’Abbadia di Fiastra. In quell’occasione alla donna, sotto la minaccia di una presunta arma,  veniva richiesto di procurarsi la somma di 6.500 euro. Vista l’apparente sua fragilità, la vittima è stata perseguitata  telefonicamente, fino ad essere costretta a denunciare i fatti ai carabinieri di San Severino Marche, suo paese di origine.

I militari, con i colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Tolentino, hanno avviato quindi le indagini per individuare il trio di presunti estorsori, che per alcuni giorni hanno continuato a tenere la donna in tensione, benché si fosse comunque dichiarata disponibile ad esaudire le loro richieste. Ieri sera la svolta: dopo l’ennesima richiesta, la signora ha accettato di chiudere la questione. Così, seguendo le istruzioni datele dal polacco, comunque sempre osservata a distanza dai carabinieri, si è recata ai Giardini Diaz di Macerata; qui, ha lasciato un pacchetto di banconote dietro il cassonetto che le era stato indicato per telefono, quindi si è allontanata.

Dopo qualche ora i tre si sono avvicinati con atteggiamento guardingo al cassonetto girandoci attorno alla ricerca del pacchetto. Una volta trovato, lo hanno preso e ostentando tranquillità, si sono allontanati. Pochi passi dopo sono stati bloccati e arrestati dai carabinieri, che ovviamente hanno recuperato anche il pacchetto. In casa di G.M. i militari hanno trovato una pistola a piombini utilizzata, verosimilmente, per minacciare la donna in occasione del primo incontro.