Macerata, 12 aprile 2014 - SENZA alcun preavviso, sulla base di un decreto notificato con quattro giorni di ritardo, la bimba della ex suora congolese è stata portata via dai genitori adottivi e affidata alla madre. A raccontarlo, piena di angoscia, è la coppia del Maceratese che l’ha cresciuta fino a oggi, per due anni e mezzo da quando la bimba aveva 11 giorni. «Martedì mattina, come era nei programmi, la mamma è venuta a prendere la bimba, che avrebbe dovuto passare la giornata con lei e poi tornare a casa — raccontano i genitori che avrebbero voluto adottare la bimba —. Invece si fanno le 19, le 19.30, le 20, le 20.30 e la piccola non si vedeva. Noi abbiamo iniziato a pensare di tutto, a temere il peggio, e abbiamo chiesto aiuto ai nostri avvocati. E’ così venuta fuori una email con cui l’avvocato della ex suora ci diceva che la bimba non sarebbe tornata più a casa da noi».

Era stata la Cassazione a decidere che la piccola, nata dalla violenza subita dalla mamma suora a opera di un prete secondo quanto riferito dalla donna, potesse tornare a vivere con la mamma naturale. Il tutto dopo una battaglia legale lunga più di un anno.

SOLO venerdì pomeriggio alla coppia — secondo quanto riferiscono moglie e marito — i carabinieri hanno notificato un’ordinanza emessa dal tribunale per i minori che dispone che la piccola resti a Fano, fino a data da stabilire ma comunque sicuramente fino al 16 aprile. «Per noi è stato uno choc, ma temiamo lo sia anche per lei: se avessimo saputo che sarebbe stata via così a lungo per prima cosa l’avremmo salutata, le avremmo parlato, e soprattutto le avremmo dato i giochi che ama di più, quelli con cui dorme, a cui è affezionata».

In base alla sentenza, la situazione avrebbe dovuto essere riesaminata dopo quattro mesi. Invece il tribunale ha deciso subito per questo distacco. Intanto, oggi, un mare di palloncini rossi come il cuore invaderà le vie del centro di Ancona. Un corteo pacifico, composto da mamme, papà, nonni, bambini e studenti, sfilerà fino al Tribunale dei Minori in via Cavorchie per cercare un dialogo con le istituzioni, convinto che esistano soluzioni alternative a quanto sinora prospettato. E’ così che il comitato spontaneo “Nati dal Cuore” inizia a farsi sentire perché la storia della bimba ha toccato le coscienze degli adulti e coinvolge i piccoli.

Alle 8.30 partiranno quattro pullman da Tolentino, effettuando fermate anche a Macerata, Civitanova e Recanati. Confermate centinaia di adesioni, molti arriveranno nel capoluogo in auto. Il ritrovo è in piazza Roma intorno alle 9.45. Stendardo della parata sarà lo striscione già esposto dai ragazzini dell’Us Tolentino al match con la Samb di mercoledì scorso allo Stadio Della Vittoria, con scritto «Siamo tutti nati dal cuore». Il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra Francesco Massi dichiara piena solidarietà alla manifestazione e considera «clamorosa» la decisione del Tribunale dei minori. «La vicenda è agghiacciante e sconcertante — commenta —, sottolinea il danno di cui è sicuramente vittima la bambina».

Paola Pagnanelli
Lucia Gentili