Roma, 28 aprile 2014 - Sabato notte Roma (foto) non ha dormito ed è stata ancora più affascinante e inconsueta. Attendeva con emozione l’evento degli eventi, la canonizzazione di Angelo Giuseppe Roncalli, papa Giovanni XXIII, e Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II.

Ieri mattina anche nelle chiese di Macerata si è notata una certa defezione di gente che ha scelto di seguire la diretta Tv della canonizzazione dei due Papi alla presenza di due Papi. Francesca Cipolloni, direttore del settimanale diocesano Emmaus, ha avuto l’opportunità e il privilegio di vivere questo avvenimento senza eguali dal vivo, insieme con gli altri addetti media accreditati.

"La gente era già in via della Conciliazione da sabato pomeriggio — racconta — e sabato sera nelle varie chiese si sono tenute veglie animate da molti giovani. Alle 4 di domenica mattina sono stati aperti i varchi e posso dire di aver notato che la maestosa macchina organizzativa ha funzionato al meglio. Uno dei momenti clou è stato quando è apparso Benedetto XVI. La messa è stata seguita con grande raccoglimento. Assistere al rito della canonizzazione — conclude Cipolloni — di quello che è stato il nostro Papa, per noi giovani che siamo stati i Papa Boys, che lo abbiamo seguito, che siamo stati testimoni e che lo avevamo desiderato Santo subito, è stato un desiderio divenuto realtà".

Da Macerata erano partiti venerdì una cinquantina di ragazze e ragazzi dai 15 ai 25 anni guidati da don Flaviano D’Ercoli incaricato dell’oratorio salesiano della città. "Non abbiamo dormito per moltissime ore — spiega don Flaviano — ci siamo alzati sabato alle 8 e all’una di notte di domenica ci siamo messi in fila per via della Conciliazione dove siamo rimasti in piedi per tutto il periodo dell’evento. Temevo seriamente che alcuni ragazzi non sarebbero riusciti a reggere. E’ stata un’esperienza ecclesiale molto bella. Abbiamo incontrato un mondo di giovani. I ragazzi maceratesi si sono stancati moltissimo,ma sono stati felicissimi di aver vissuto questo evento".

Paola Olmi