Corridonia (Macerata, 26 giugno 2014) - Due lavoratori completamente in nero, ma soprattutto due fratelli di 16 e 11 anni trovati al lavoro. E' il bilancio, inquietante, di un'operazione condotta dal Nucleo carabinieri dell'Ispettorato del lavoro a contrasto del lavoro sommerso e illegale. L'ispezione, scattata ieri sera alle 20, ha riguardato un borsettificio di Corridonia, il cui titolare cinese, occupava sei dipendenti per lavorazioni su parti di borse consegnate in conto lavorazione da una pelletteria di Macerata. E dall'ispezione sono spuntati i due dipendenti in nero e i due ragazzini, cinesi anche loro, una nata il 4 aprile 2003, l'altro il 24 dicembre 1997. Per l'impiego della più piccola, in violazione della legge sulla tutela del lavoro minorile, sono stati denunciati alla Procura di Macerata e a quella dei minori di Ancona il titolare della ditta, insieme al padre e al madre della piccola. Sempre a tutela della undicenne, saranno ora coinvolti i servizi sociali di Corridonia. Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare se il sedicenne ha assolto l'obbligo scolastico come previsto obbligatoriamente dalla legge. Nel borsettificio c'era anche il padre dei due ragazzini, dipendente regolarmente assunto, ma sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per fatti precedenti e autorizzato dal gip del tribunale di Macerata a uscire per recarsi al lavoro solo dalle 18 alle 19: essendo stato trovato fuori casa al di là dell'orario autorizzato, è stato denunciato per evasione. Come ulteriore provvedimento, è scattata la sospensione dell'attività imprenditoriale a cairco del titolare oltre a sanzioni amministrative per 19mila euro.