Camerino, aggressione razzista sul bus. Processo al dipendente Contram

Per lesioni, violenza privata e usurpazione di funzioni

La stazione dei pullman di Macerata da dove era partito lo studente universitario Martin Narcisse Lekemo

La stazione dei pullman di Macerata da dove era partito lo studente universitario Martin Narcisse Lekemo

Camerino, 16 novembre 2017 - Accusato per una violenta aggressione a sfondo razziale a bordo di un pulman, ai danni di uno studente universitario originario del Camerun, sarà processato a gennaio il dipendente Contram Leonello Mariani. Le accuse su di lui sono lesioni, usurpazione di pubbliche funzioni e violenza privata, con l’aggravante dei motivi di odio razziale.

Il fatto sarebbe avvenuto lo scorso 21 luglio, ed era stato raccontato dallo studente Unicam Martin Narcisse Lekemo. Con un amico ghanese, il ragazzo dalla stazione di Macerata era salito a bordo di un pullman diretto a Camerino, dove frequenta la facoltà di Farmacia. «Prima che partissimo, a bordo era salito un uomo con la divisa dell’azienda. Ma dopo alcuni chilometri, aveva iniziato a guardarci male e a un certo punto, scavalcando almeno sei o otto persone che erano prima di noi, è venuto a chiederci il biglietto, sicuro che non lo avessimo. Il mio amico, che ancora lo teneva in mano, gli ha subito mostrato il tagliando convalidato pochi minuti prima della partenza. Io lo avevo nel portafogli, ma prima di mostrarglielo gli ho chiesto perché avesse saltato la fila e fosse venuto diretto a controllare proprio noi. Lui ha cominciato a inveire contro di me – aveva aggiunto lo studente –, diceva “Africa, torna a casa tua, africano, voi non dovete stare qua, negro, non avete mai il biglietto voi negri, tornatevene a casa vostra”». A quel punto c’erano state minacce e strattonamenti. Il ragazzo avrebbe preso il cellulare per chiamare i carabinieri, ma il dipendente Contram glielo avrebbe strappato dalle mani scaraventandolo a terra e mandandolo in pezzi. E alla fine allo studente sarebbe arrivata una testata al naso. A Caldarola erano intervenuti i carabinieri.

Lo studente, che è anche volontario della Croce rossa, con il naso sanguinante era poi arrivato alla caserma dell’Arma a Camerino. Mariani era un addetto alla biglietteria, e aveva finito il turno alle 13.30; dunque alle 18 non era in servizio. Alla fine delle indagini, il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio ha disposto per lui il processo con il rito immediato; la prima udienza sarà a gennaio.

Mariani aveva detto di essere stato provato e si era comunque detto dispiaciuto. La Contram lo aveva sospeso.