Macerata, il giallo dell'avvocato scomparso. Spunta un cadavere in mare

Corpo straziato sulle coste pugliesi, la procura chiede l’esame del Dna

Besnik Muço, l'avvocato albanese scomparso (foto Balcanweb)

Besnik Muço, l'avvocato albanese scomparso (foto Balcanweb)

Macerata, 19 novembre 2017 - Portano in Puglia le indagini sulla misteriosa scomparsa dell’avvocato Besnik Muço, dopo che in mare davanti Castro, in provincia di Lecce, è stato recuperato un corpo senza vita. Il cadavere era stato avvistato il 5 novembre da un passante, nel tratto costiero della cittadina nella parte sud della penisola pugliese. Ma le condizioni proibitive del tempo avevano impedito le operazioni di recupero via mare o via cielo. Così la salma era stata ripescata solo il giorno dopo, ma in condizioni pessime dopo che le onde l’avevano portata a sbattere contro gli scogli. Il cadavere è molto mutilato e a quanto sembra è privo della testa. Inoltre non ha vestiti. Impossibile dunque dargli subito un nome per le autorità leccesi, che hanno messo il corpo nella cella frigorifera dell’obitorio del capoluogo senza alcun sospetto sulla sua identità. 

Ma venerdì la notizia del ritrovamento è arrivata alla procura di Macerata, dove un fascicolo sulla scomparsa di Muço era stato aperto in seguito alla denuncia presentata dalla moglie ai carabinieri. Il procuratore capo Giovanni Giorgio e il sostituto procuratore Margherita Brunelli hanno dunque segnalato ai colleghi leccesi, Maria Vallefuoco e Leonardo De Castris, la scomparsa dell’avvocato, chiedendo che venisse fatto l’esame del Dna. Ma a quanto sembra per gli esiti di questo accertamento potrebbe volerci un po’ di tempo. Alla magistratura leccese non risultano altre persone scomparse, ma nessuno comunque si sbilancia prima che siano fatte le analisi del materiale genetico. La notizia è stata sconvolgente per i familiari dell’avvocato.

La moglie Raimonda è rientrata l’altro giorno in città dall’Albania, dove era andata per cercare notizie sul marito. Muço, 54 anni, era partito da Durazzo il 2 novembre, diretto a Bari. Ma poco dopo la partenza, alle 23, il suo cellulare si è spento e non si è mai più riacceso. Non avendo più sue notizie, la moglie si è rivolta ai carabinieri, mentre in Albania una denuncia analoga veniva presentata dal fratello dell’avvocato. Ora la procura di Tirana indaga per sequestro di persona, dopo che a bordo del traghetto sono stati recuperati la sua felpa e i suoi documenti, italiani e albanesi.

Nel suo appartamento non è stato trovato nulla di anomalo, mentre sorprendente per i parenti è stata la notizia della sua partenza: la moglie non ne sapeva nulla, ed è strana anche la scelta di venire in traghetto visto che Muço in genere arrivava in aereo.

La scomparsa del 54enne è inquietante anche perché l’uomo era stato una persona molto influente nel suo paese: Muço era infatti procuratore a Valona e aveva indagato un ex ministro. Nel marzo del 1997, con la caduta del governo, l’anarchia e le evasioni in massa dalle carceri, aveva ritenuto più sicuro fuggire con la moglie e il figlio in Italia, dove era stato accolto come rifugiato politico. Da tre anni aveva deciso di riprendere la professione a Tirana