Attentato a Barcellona, barista di Cingoli: "Ho visto quel furgone falciare"

Dany Ciampichetti lavora sulla Rambla: scena terribile

Barcellona, 18 agosto 2017 - «Questi delinquenti hanno scelto il luogo e l’ora purtroppo migliori per compiere il loro atto criminale». Dany Ciampichetti, 25 anni, cingolano, che da un anno vive a Barcellona e da sei mesi lavora nel Restaurant Cafè Nba («In Europa è l’unico locale dedicato al basket: qui vengono anche da altre nazioni») ha assistito quasi in diretta all’attacco terroristico di ieri pomeriggio. «Fino a quei terribili momenti – racconta – la giornata era quieta: tempo splendido, tanta gente. Il locale in cui sono impegnato è situato sulla rambla principale che dal porto arriva fino alla Placa de Catalunya, la piazza maggiore della città, quindi è percorsa da molti turisti. E l’Nba ha le finestre che danno proprio sulla rambla».

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Sono stati momenti ad alta tensione. «Ero impegnato in alcune mansioni di routine quando – ricorda Ciampichetti – ho sentito una signora lanciare improvvisamente un urlo. Mi sono voltato e ho visto quella camionetta passare lungo la parte centrale della rambla, quella percorsa dalle persone. Ho ancora negli occhi l’immagine di alcune di loro, saltate in aria come birilli dopo essere state investite dalla macchina che sembrava impazzita: una scena terribile, mi pareva inverosimile invece purtroppo era vera».

Poi il cingolano ha diviso il suo impegno tra il lavoro e la realtà. «Mi sono premurato di far rimanere al sicuro le persone che ancora si trovavano nel ristorante: meglio che evitassero di uscire. Intanto sulla rambla vedevo l’intervento delle forze di polizia: non potevo sapere quante vittime avesse provocato l’attentato, ho però notato che una diecina di persone rimaste a terra venivano soccorse e sopra ognuna di quattro, decedute, era stata stesa una coperta. La situazione rimane concitata».

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Ciampichetti aggiunge un altro interessante dettaglio. «Ho notato che dalla camionetta il conducente è riuscito a scappare. M’hanno detto che si è asserragliato in un locale delle vicinanze, però non so altro. Adesso, dovendo rimanere bloccati nel locale, siamo in una terrazza, cerchiamo di restare tranquilli. E’ indescrivibile l’impressione per quello che è successo, nessuno si sarebbe mai aspettato che si verificasse un fatto del genere: Barcellona è molto controllata. E ho tranquillizzato i miei genitori che stanno a Cingoli».