Macerata, più denunce di violenza sulle donne e allarme droga tra i giovani

Il bilancio dei carabinieri: meno reati rispetto all’anno scorso, calano furti e rapine

Il comandante provinciale Michele Roberti con i vertici provinciali dei carabinieri (foto Calavita)

Il comandante provinciale Michele Roberti con i vertici provinciali dei carabinieri (foto Calavita)

Macerata, 8 dicembre 2017 - Nonostante la percezione dei cittadini sia spesso diversa, perché sono i reati che più vanno a toccare la vita delle persone, nel 2017 furti e rapine sono diminuite, mentre quello che desta maggiore preoccupazione è l’aumento dell’uso di droga, soprattutto tra i giovanissimi. A tracciare il percorso degli ultimi undici mesi è stato il tenente colonnello Michele Roberti, comandate provinciale dei carabinieri nel tradizionale bilancio fatto dall’Arma in occasione delle festività natalizie. «Rispetto allo stesso periodo del 2016 si è registrato un calo del 6% dei reati emersi in provincia, passati da 9.275 a 8.741 – ha spiegato Roberti – e i carabinieri sono intervenuti nell’86% dei casi denunciati. Sono state 38 le rapine in cui sono intervenuti i militari, di cui 19 scoperte (pari al 50%, contro una media nazionale del 26,8%), i furti sono stati 3.951, di cui 205 scoperti (pari al 5,2%), mentre le truffe sono state 621, di cui 161 scoperte (pari al 25,9%)». L’intervento tempestivo dei militari della nostra provincia ha permesso di scoprire un maggior numero di reati anche rispetto alla media italiana.

Sul fronte dei furti si registra un calo generale del 5% (da 4.177 a 3.915) ma, mentre scendono i furti in abitazione (– 17%), nei negozi (– 13%) e all’interno delle auto in sosta (– 7%), aumentano quelli con destrezza (+14%) e quelli di auto (+14%). Scendono quest’anno anche le rapine, che passano da 47 del 2016 a 38 del 2017 (– 19%); azzerate quelle in banca (da 5 a 0), ridotte del 70% quelle in abitazione (da 10 a 3, di cui due scoperte), mentre crescono del 50% quelle ai danni dei negozi, passate da 4 a 6, ma tutte scoperte. Un dato che fa riflettere, e che anche in questo caso a volte contrasta con la percezione del cittadino, riguarda le persone arrestate e denunciate che sono per la maggiorparte italiane: gli arrestati, infatti sono stati 118, di cui 73 italiani, 9 cittadini comunitari, 32 extracomunitari e 4 apolidi, mentre i 2.060 sono state le persone denunciate, di cui 1.415 italiani.

«A destare preoccupazione è il consumo di droga, visto che si abbassa anche l’età di chi si avvicina per la prima volta agli stupefacenti, già a 13 e 14 anni – ha aggiunto il comandante Roberti – e il massiccio sequestro di marijuana effettuato a Porto Recanati a fine giugno evidenzia la gravità del fenomeno e la presenza in provincia di organizzazioni di spaccio ben definite». Il sequestro degli oltre 8 quintali di droga, infatti, ha portato nel 2017 a un incremento del 2.287% rispetto al 2016 della marijuana sequestrata, mentre sono state 55 le persone arrestate, contro le 43 del 2016, nell’ambito dei controlli per il contrasto allo spaccio e all’uso di droga, e 172 invece le persone denunciate, contro le 143 dell’anno scorso.

«Un’attenzione particolare è stata posta per la tutela dei soggetti più deboli come minori, donne e anziani – ha concluso il comandante –. In particolare sulla violenza di genere aumentano le denunce da parte delle donne (+19%) con 73 episodi denunciati ai carabinieri, di cui 43 maltrattamenti in famiglia. Dieci le persone arrestate, 39 quelle denunciate, contro le 19 dell’anno scorso (+105%), tra cui 6 sottoposti al divieto di avvicinamento». Crescono, infine, il controllo del territorio con 16.953 servizi di pattuglia e 11.931 servizi di ordine pubblico, e il controllo nei cantieri edili, soprattutto nelle zone terremotate, per contrastare eventuali infiltrazioni criminali o episodi di sciacallaggio ai danni degli sfollati. «Ma non vogliamo fermarci a questi numeri – ha concluso il comandante –, per questo nel periodo delle feste incrementeremo ulteriormente i controlli».