Macerata, ladri in due scuole e una azienda a Piediripa

Spariti contanti, tablet e computer: bottino da migliaia di euro

Gaetano Mazzocca nell’ufficio della Mossini (foto Calavita)

Gaetano Mazzocca nell’ufficio della Mossini (foto Calavita)

Macerata, 17 gennaio 2017 - Continua la raffica di furti a Macerata. Nel week end appena trascorso, ben tre sono andati a segno solo nella zona industriale di Piediripa: a farne le spese sono state due scuole e una fabbrica, la Mossini spa, attiva nel settore delle presse: «Si tratta del terzo furto in quattro anni – dice Gaetano Mazzocca, responsabile della ditta – questa purtroppo è una zona buia, quasi per nulla frequentata nei fine settimana. Per fortuna, la nostra spa è coperta da assicurazione, ma per oggi (ieri, ndr) è impossibile andare a sporgere denuncia a causa della nevicata. I ladri sono passati furbamente dal retro di uno dei quattro capannoni, visto che l’ingresso principale è sorvegliato da telecamere».

L’ultimo furto nella fabbrica è avvenuto circa quattro mesi fa, ma ad essere sottratto allora era stato solo l’incasso delle macchinette del caffè. Stavolta invece è andata peggio: «Sono entrati negli uffici amministrativi, dove tenevo una cassa con il denaro da usare per i trasferisti che trasportano la nostra merce in Europa e nel mondo: quasi 3.000 euro di fondo che non ci sono più», prosegue il referente dell’azienda, che ha la sede centrale a Pescate (Lecco).

È andata meglio alla scuola Sandro Pertini di via Adige, sempre a Piediripa, dove il bottino è stato di poche decine di euro: ad essere scassinato è stato infatti solo il distributore automatico di cialde per il caffè espresso dell’istituto, che comprende scuola materna e primaria. Quella di prendere di mira le macchinette automatiche pare sia un vizio tra i più diffusi negli uffici o scuole pubbliche, in cui da rubare non ci sono sempre grosse cifre, ma magari qualche attrezzatura costosa. È il caso dell’Istituto comprensivo Leonardo in via Velluti, in cui la banda di ladri ha forzato il portone principale e si è intrufolata per rubare, oltre all’incasso della macchinetta per il caffè, anche tre computer fissi, alcuni tablet per gli studenti e un proiettore. I malviventi si sono anche presi il tempo di forzare il distributore di snack, al solo scopo di rubare le cibarie che conteneva e lasciando soltanto l’acqua, le bibite e qualche piccola traccia di sangue riconducibile, con tutta probabilità, a una ferita dovuta allo scasso.

Per i rilievi in tutte e tre le strutture è intervenuta la polizia scientifica: foto e impronte digitali sono state acquisite e ora si collabora tra forze dell’ordine per venire a capo della questione. Si potrebbe trattare di una stessa banda che ha messo a segno più colpi. Non si esclude un collegamento con furti registrati negli ultimi tempi anche lungo la costa.