«Dissesto idrogeologico, pronti 170 milioni per le Marche»

Il premier Paolo Gentiloni ha partecipato alla cabina di regia col commissario De Micheli

Borrelli, De Micheli, Gentiloni, Ceriscioli

Borrelli, De Micheli, Gentiloni, Ceriscioli

Pieve Torina (Macerata), 21 febbraio 2018 - Il premier Paolo Gentiloni, in visita oggi nel Maceratese, ha preso parte alla cabina di regia del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli, che si è svolta nuovamente a Pieve Torina, uno dei comuni più duramente colpiti dalle scosse.

Dalla tavola rotonda con i rappresentanti delle quattro regioni e la struttura commissariale, alla quale ha presenziato anche il capodipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, è stato approvato il primo elenco di opere finanziate sul piano del dissesto idrogeologico e di interventi di messa in sicurezza idraulica, per cui sono stati stanziati 280 milioni di euro (alle Marche andranno oltre 170 milioni), nonché è stata confermata la proroga dello stato di emergenza che sarà approvata domani al Consiglio dei ministri.

Non meno importante, approvata anche l’ordinanza che deriva dalla norma sulle sovrapposizioni di altri tre terremoti (Marche Umbria 1997, L’Aquila e Marsciano del 2009) – che stabilisce il criterio della prevalenza del danno e punta a mantenere in vita le procedure precedenti – nonché la norma che autorizza l’acquisto degli immobili invenduti, finanziata con le risorse che saranno stanziate dalla delibera del cdm. Infine, tra le coperture della proroga allo stato d’emergenza è previsto anche l’utilizzo delle risorse che in due anni erano state destinate dalla Camera dei deputati al terremoto, su proposta dell’onorevole Baldelli, che ammontano a 127 milioni di euro. Ad accoglierlo anche il sindaco Alessandro Gentilucci.

Il premier poi ha fatto tappa a Tolentino per visitare la basilica di San Nicola, anche questa inagibile dopo il sisma. Ad attenderlo sindaco Giuseppe Pezzanesi, il vescovo Nazzareno Marconi, il priore padre Giustino Casciano insieme agli altri padri agostiniani e ad alcuni giovani che svolgono attività di volontariato