Vola con l’auto nel giardino, poi scappa seminudo dall’ospedale

La notte di follia di un 33enne: fuga con le provette dopo il ricovero

La Fiat Punto è volata in un giardino per poi ribaltarsi

La Fiat Punto è volata in un giardino per poi ribaltarsi

Macerata, 21 marzo 2017 - Non fosse bastato tutto quello che aveva combinato in auto per strada, la sera prima, all’ospedale di Macerata ha fatto poi anche di peggio, scappando dal pronto soccorso mezzo nudo (con il solo camice per i pazienti) e dopo avere agguantato le provette per le analisi con i suoi campioni di sangue e urine, delle quali poi si sarebbe disfatto strada facendo, secondo le indagini, prima di essere riportato al pronto soccorso (per la seconda volta) a bordo dell’ambulanza. Protagonista della nottata di follia un 33enne di Pollenza, che è stato già denunciato dalla polizia stradale di Civitanova perché ha rifiutato di sottoporsi ai controlli di legge (analisi del sangue e delle urine), obbligatori dopo un incidente, e adesso rischia anche di finire nei guai per tutta una serie di altri reati.

La polizia stradale ha già inviato un’informativa alla Procura di Macerata, che ora dovrà valutare la situazione. Ma veniamo ai fatti, accaduti alcuni giorni fa tra Pollenza e Macerata. Tutto comincia quando l’auto del pollentino, una Fiat Punto vecchio tipo, piomba sottosopra da un momento all’altro nella corte di un’abitazione in contrada Fontangela 124, nel territorio del Comune di Pollenza. Sono le 23 o giù di lì e la Punto è atterrata capovolta nel giardino dopo un volo di almeno una decina di metri. Secondo i rilievi della Polstrada – allertata dal proprietario dell’abitazione, richiamato in strada dallo schianto – il conducente ha fatto tutto da solo, schizzando a velocità sostenuta contro il guardrail della strada provinciale 124, che ha fatto da leva all’auto, catapultandola prima in mezzo alla vegetazione sottostante e poi nella corte della casa. Il conducente esce dall’abitacolo sulle sue gambe (un mezzo miracolo), ha delle ferite alla testa ma è evidentemente fuori di sé, in grave stato di alterazione, secondo la ricostruzione della Polstrada. Difficile convincerlo a salire sull’ambulanza del 118; ancora di più, una volta al pronto soccorso, convincerlo a farsi medicare le ferite al capo e a sottoporsi a tutti gli accertamenti del caso, compresa la Tac. Urla, insulti e via dicendo. Così viene sedato e medicato, ma la mattina dopo, una volta sveglio, si ricomincia daccapo e quando i medici gli dicono che deve sottoporsi alle analisi del sangue e delle urine, lui si rifiuta.

Poi – sempre la secondo la ricostruzione degli agenti – forse approfittando del cambio di turno dei medici, entra nella sala medica del pronto soccorso, strappa via la busta con le provette e scappa in strada mezzo nudo, con il solo camice per i pazienti. Un passante lo segnala nella zona dei Cappuccini, parte la chiamata al 113 e il ragazzo viene recuperato per la seconda volta da un’ambulanza. Ovviamente non è stato possibile accertarne le condizioni con le analisi (le provette sono sparite) ed è stato denunciato perché ha rifiutato di sottoporsi ai controlli. Ma le sue «gesta» sono state raccolte dai poliziotti in un’informativa alla Procura, che ora dovrà valutare il da farsi.