Anziano morto nell'incidente, inchiesta per omicidio stradale

Indagato il conducente del suv, un 50enne di Montecosaro

Pacifico Porfiri, 87 anni, e la moglie Valeria, 82,  sono stati travolti davanti casa. Tornavano dalla messa

Pacifico Porfiri, 87 anni, e la moglie Valeria, 82, sono stati travolti davanti casa. Tornavano dalla messa

Macerata, 21 novembre 2017 - È indagato per omicidio stradale l’uomo che ha travolto l’auto su cui viaggiavano Pacifico Porfiri e la moglie Valeria.

«Sono stati 61 anni di vita insieme interrotti da un destino crudele. Era una coppia così felice, un punto di riferimento per noi», commenta Enzo Vipera, il genero dei coniugi travolti domenica da un suv davanti alla loro abitazione in contrada Campogiano, a Corridonia. Porfiri, 87 anni, è morto sul colpo; sua moglie, 82 anni, è stata portata con l’eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona ed è ancora in prognosi riservata. In quello stesso punto nel 1971 perse la vita il figlio Maurizio, di 8 anni.

«Nella vita ha dovuto superare una prova dolorosa per un genitore, ma non ha mai perso il coraggio. Pacifico era un uomo generoso – ricorda Vipera, ancora sotto choc –. Lo conoscevo da 40 anni, era un secondo padre per me. Valeria è ancora in gravissime condizioni. Siamo distrutti dal dolore». Domenica, alle 10.15, i due coniugi stavano rientrando a casa a bordo della loro Fiat Punto. Dopo quasi aver completato la manovra di svolta a sinistra per imboccare lo stradello di casa, sono stati colpiti da un Range Rover Evoque in sorpasso ad alta velocità. L’auto guidata da Porfiri ha fatto un volo per molti metri, si è ribaltata per finire sul campo che costeggia la carreggiata. Alla guida del suv un uomo di 50 anni residente a Montecosaro, ora indagato per omicidio stradale. E’ risultato negativo all’alcotest.

«La procura ha nominato il medito legale Antonio Tombolini per accertare le cause della morte – spiega l’avvocato Sandro Giustozzi, il legale della famiglia Porfiri –. Ci tengo a ricordare Paci’, che conoscevo da molti anni, come un uomo estremamente cordiale e generoso. Ha creato un comitato ed è stata la mente e il promotore di un centro sociale tuttora attivo e molto frequentato dalle famiglie di Campogiano. Si è sempre prodigato per il bene del prossimo. Un uomo impagabile». «Paci’ era l’anima della comunità e della chiesetta di Campogiano – racconta don Pasteur Manirambona –. Ha testimoniato la sua fede fino a pochi minuti dalla tragedia. Perdiamo una persona importante, ci stringiamo attorno alla sua famiglia in questo momento così doloroso. La comunità si è riunita a pregare insieme nella chiesa della Madonna del pianto». Il funerale deve ancora essere fissato, probabilmente si svolgerà alla chiesa della Natività di Maria a Passo del Bidollo.