Dante Ferretti al Lauro Rossi
Macerata, 18 ottobre 2017 – «Io sono a disposizione». Il premio Oscar Dante Ferretti, scenografo maceratese, sul palco del Lauro Rossi ieri pomeriggio per la presentazione del dossier di candidatura a capitale della cultura, si lascia andare a riflessioni e battute. Non si risparmia neanche una battuta sul produttore cinematografico americano Harvey Weinstein, finito nei guai con l’accusa di aver molestato sessualmente decine di attrici: «Gli piacciono le ragazze, non i ragazzi. È antico». Un po’ di imbarazzo in platea, insomma.
«Quello che ho sentito durante la presentazione è molto interessante – dice Ferretti, riferendosi al progetto di Macerata –, mi piacerebbe far parte di questo gruppo perché Macerata sia eletta capitale della cultura e non dell’agricoltura, come ho detto scherzando qualche giorno fa. Sono a disposizione per quello che riguarda il tipo di lavoro che normalmente svolgo, cioè niente», scherza. «Certo che tifo Macerata, è normale che uno tifi la sua città, anche se io sono della Roma – ride –. L’importante è che gli altri sindaci vengano non uccisi, fatti fuori ecco. Fatti fuori dal teatro, intendo (dalla competizione, ndr). Macerata mi manca – aggiunge –, più di tutto i vincisgrassi, che mi commuovono. Li vado a mangiare al ristorante da Rosa. Quando torno qui, cammino da solo di notte, mi ricorda la gioventù. Sono orgoglioso di Macerata».
Ferretti scherza anche con il sindaco Romano Carancini, quando gli si richiede un contributo per Macerata. «Non ho un euro», dice, frugando nelle tasche. Infine il premio Oscar annuncia il film a cui sta lavorando, regia di Martin Scorsese. «È ambientato nel 1920 – spiega Ferretti –, quando nasce anche l’Fbi. Parla degli indiani Osage che vivevano in una riserva e si rendono conto che potevano diventare ricchi grazie al petrolio».