Maceratese, respinte due richieste di fallimento

E sulla gestione del campo di Collevario dovrà decidere il Tar

Il presidente Carlo Crucianelli

Il presidente Carlo Crucianelli

Macerata, 24 novembre 2017 – Non gioca negli stadi, ma per ora la Maceratese vince in tribunale. Nei giorni scorsi infatti sono arrivate due pronunce che vanno a favore della società biancorossa. Il giudice Tiziana Tinessa ha respinto le istanze di fallimento presentate dalla società di trasporti Sasp, dal ristorante Le Case e da un bar. Tutti e tre avevano avuto rapporti commerciali con i biancorossi, ma non erano stati pagati. La cifra che rivendicavano però non arrivava alla soglia minima di 35mila euro dalla quale può scattare la dichiarazione di fallimento. Perciò le istanze sono state respinte.

Vittoria biancorossa per ora anche sul fronte civile aperto dal Comune: il tribunale si è infatti dichiarato non competente a pronunciarsi sulla convenzione per il campo di Collevario. L’amministrazione comunale, attraverso l’avvocato Carlo Buongarzone, aveva chiesto di poter rientrare in possesso del campo di Collevario, rimasto sotto la gestione della Maceratese in base a una convenzione firmata da Comune e società nel 2011, con durata ventennale. Attualmente, il campo è inutilizzato e così il sindaco Romano Carancini aveva deciso di provare a risolvere il problema per via giudiziaria, anche perché il Comune aveva fatto un investimento di 70mila euro per quell’impianto. Nei giorni scorsi però il giudice si è pronunciato, dicendo che la questione è di competenza del Tar e il Comune, se vuole, dovrà rivolgersi ai giudici amministrativi di Ancona. L’Helvia Recina invece non è più della Maceratese, ma della società Helvia Recina, perché la convenzione con la società biancorossa era scaduta.

«L’Helvia Recina ci è stato tolto d’ufficio, perché Collevario no – domanda Carlo Crucianelli, presidente del club –? Il ricorso era sbagliato. Così come erano infondate le istanze di fallimento, contro le quali non ci siamo neppure difesi. L’unico che ha crediti tali da poter far fallire la società è il Comune, che dovrebbe avere 150mila euro per due anni di affitto non pagato. Ma evidentemente l’amministrazione non ha interesse a farci fallire. Cosa che a me a questo punto neppure dispiacerebbe, visto che tutte le mie denunce finora sono rimaste inascoltate: magari servirebbe a fare chiarezza. Per ora comunque noi teniamo la matricola, la società e il campo a Collevario». Ma che ci fa la Maceratese, senza campionato né giocatori? «Magari lo affitteremo ad altre società».

p. p.