Mamma dorme con la bimba. "Sedate e derubate"

Camerino, incubo in un’abitazione. Blitz anche in un’altra casa: presi soldi, cellulari e un fucile

Due famiglie nel mirino dei ladri (foto di repertorio)

Due famiglie nel mirino dei ladri (foto di repertorio)

Camerino (Macerata), 15 ottobre 2016 – Amara scoperta nella prima mattina di ieri per due famiglie residenti in località San Luca di Camerino. Ultime vittime di ladri professionisti che ormai da tempo si aggirano nelle città di tutta la provincia e prendono di mira le abitazioni, con un modus operandi ormai consolidato che non lascia spazio ad interpretazioni. A raccontare quanto è accaduto loro è Francesca Ferroni, una giovane mamma, che ieri mattina ha scoperto assieme alla sua famiglia e a quella dei suoi zii, suoi vicini di casa, di essere entrati nel mirino degli abili malviventi. «Ragionando sugli orari di rientro di mio nipote e di mio marito, che ieri notte lavorava – ha raccontato la donna – siamo riusciti a capire che i ladri si sono introdotti nelle nostre case intorno alle 6. Un orario azzardato, soprattutto perché di lì a poco come ogni mattina ci saremmo svegliati. Questo però non è successo. Siamo convinti di essere stati sedati. Nessuno dei nostri cani, un cocker ed un bovaro, ha abbaiato. E tutti noi stamattina ci siamo svegliati intorpiditi, quasi storditi tanto da impiegare diversi minuti a scendere dal letto, senza sentire la sveglia e da ore abbiamo un forte mal di testa e bruciore agli occhi. È tremendo solo il pensiero che qualcuno possa introdursi in casa tua e agire nella più totale libertà».

Per farlo, i malviventi hanno usato una tecnica non nuova. Hanno praticato con un trapano elettrico o a mano un piccolo foro sul montante centrale, sotto alla maniglia, largo proprio come quello di un chiodo. Da lì hanno infilato un ferro ricurvo e senza sforzo hanno aperto la maniglia della finestra, introducendosi dentro. Nessuna impronta lasciata: hanno usato guanti da lavoro e si sono tolti le scarpe prima di entrare. «Mi sono svegliata a fatica – racconta Francesca Ferroni – assieme a mia figlia che ha un anno e mezzo ed era a letto con me. Ci siamo dirette in cucina, erano circa le 7.30 e ho visto la porta e la finestra lasciate aperte, la mia borsa buttata in giardino. Ho capito subito che qualcuno si era introdotto in casa. Dall’altra parte anche i miei zii nello stesso momento stavano ritrovando in giardino vestiti sparsi e gettati a terra. Non hanno messo a soqquadro casa, ma hanno rovistato in parecchie stanze. Andavano a caccia di contanti, ma nella mia borsa hanno trovato solo 30 euro. Più ingente il bottino dai miei zii, oltre a diverse centinaia di euro, incasso di una settimana di lavoro ancora da versare, hanno rubato due cellulari ed anche un piccolo fucile di quelli usati per andare a caccia. Ma vorrei precisare che i migranti, alloggiati poco lontano da noi, non c’entrano niente, al contrario di quello che subito la gente ha pensato. Qui si tratta di ladri professionisti ed estremamente organizzati che ci tolgono la serenità dentro le nostre case».