Travolta da un suv, muore dopo due mesi di agonia

I familiari di Maria Elpidia Cuppoletti hanno presentato denuncia per omicidio colposo

La donna era stata portata all’ospedale di Macerata

La donna era stata portata all’ospedale di Macerata

Macerata, 6 dicembre 2016 - Dopo due mesi di agonia, è morta ieri all’ospedale di Macerata Maria Elpidia Cuppoletti. Ma i familiari hanno deciso di vederci chiaro e hanno presentato una denuncia, facendo partire un’inchiesta della procura. La donna era stata investita domenica 2 ottobre in viale Indipendenza, vicino a dove lei, 81 anni, abitava.

Uscita per portare fuori il cane intorno alle 19.40, la pensionata aveva attraversato la strada all’altezza dell’incrocio con via Zincone; stando ad alcune testimonianze, aveva atteso che il semaforo diventasse verde prima di scendere dal marciapiedi. Purtroppo però in quel momento era sopraggiunto un Suv diretto verso il centro cittadino, e condotto da un settantenne residente fuori Macerata.

L’uomo si era fermato per prestare i primi soccorsi all’anziana, rimasta priva di sensi sull’asfalto, mentre veniva allertato il 118. La pensionata era stata dunque portata al pronto soccorso e ricoverata; fin da subito si era capito che le sue condizioni erano gravi. Purtroppo, a quanto sembra non è stato possibile porre rimedio alle lesioni riportate dalla donna nell’impatto con il Suv. E ieri il suo cuore ha smesso di battere.

I familiari della maceratese, che era sorella del barista Claudio e della titolare della cartoleria in centro Naide, hanno però voluto fare chiarezza sulle circostanze della morte. Per questo hanno presentato ai carabinieri una denuncia per omicidio colposo. Sulla base di questa, ieri il sostituto procuratore Claudio Rastrelli ha disposto un’ispezione cadaverica, incaricando il medico legale Roberto Scendoni e il dottor Domenico Mazza dell’istituto di Medicina legale dell’università di Macerata. Dopo questa prima valutazione, si potrà capire se e come far andare avanti l’inchiesta. Solo dopo gli accertamenti, potrà essere dato il nulla osta al funerale e alla sepoltura. L’investimento dell’anziana aveva sollevato molte proteste in via Indipendenza, dove da tempo i residenti segnalano l’eccessiva velocità delle auto.