Nonnina sfrattata, la parola passa ai giudici

Questa mattina c'è stata l'udienza al tribunale del riesame di Macerata per la casetta sequestrata a Giuseppa Fattori

Giuseppa Fattori con la figlia Gabriella Turchetti

Giuseppa Fattori con la figlia Gabriella Turchetti

Macerata (5 ottobre 2017) - E’ nelle mani dei giudici del tribunale del riesame il caso di Giuseppa Fattori, la 95enne di Fiastra che non vuole lasciare la casetta in legno costruita per lei dai familiari vicino alla sua, distrutta dal terremoto, nella località Moreggini di San Martino. «In questa vicenda – ha commentato l’avvocato Bruno Pettinari, che assiste la famiglia – non ci si rende conto del fatto che chi ha perso la casa ha vissuto un dramma, del quale a 50 chilometri a distanza non si percepisce la portata.

Questa mattina in udienza in tribunale a Macerata il procuratore capo Giovanni Giorgio ha sostenuto la necessità di tenere sotto sequestro la casetta di 70 metri quadri, perché la mancanza di autorizzazione paesaggistica è un vizio insanabile. L’avvocato Pettinari ha invece fatto presente che l’immobile ormai è finito, dunque esigenze cautelari non ci sarebbero più; quanto al vizio, la famiglia ha avviato la procedura per la sanatoria, che potrebbe andare a buon fine visto che loro faranno demolire alcune strutture danneggiate dal terremoto, e così la cubatura complessiva sulla loro proprietà rimarrà la stessa. «I montanari, se possono, risolvono da soli i problemi» ha aggiunto l’avvocato.

Il collegio composto dai giudici Claudio Bonifazi, Maika Marini e Danilo Russo ora dovrà valutare la situazione e decidere se il sequestro sia stato una misura corretta o meno. Se il ricorso della famiglia verrà respinto, Peppina avrà 24 ore di tempo per andarsene e staccare gli allacci abusivi per l’elettricità che aveva fatto con la linea della sua casa terremotata. La decisione si conoscerà probabilmente all’inizio della prossima settimana.