Punta da un insetto va in shock anafilattico

Paura per una ragazza sulle rive del Lago di Cingoli

Forse a pungere la ragazza è stata un'ape

Forse a pungere la ragazza è stata un'ape

Macerata, 19 agosto 2016 - Un pomeriggio di paura per una ragazza che ieri ha vissuto momenti divenuti da rilassanti addirittura terribili: in mezz’ora, è passata dalla serenità della permanenza sulle rive del Lago di Cingoli al trasferimento in ambulanza nell’ospedale di Jesi.

Tra le 17.30 e le 18 la giovane residente nel circondario era insieme a un’amica lungo una sponda del bacino, quando improvvisamente è stata punta da un insetto al viso e alla mano mentre stava forse tentando di scacciarlo. All’inizio, l’imprevisto non sembrava troppo preoccupante, però era comprensibilmente fastidioso sicchè la giovane, consigliata pure dall’amica, in auto ha raggiunto la vicina Apiro: intendeva acquistare una pomata o un medicamento con cui attenuare il bruciore provocato dalle fistoline che si stavano formando.

Però in Apiro, nell’interno della farmacia Riccioni in Piazza Battisti, la ragazza ha iniziato ad accusare un’evidente reazione allergica: prurito, chiazze rosse, accentuata difficoltà respiratoria. Il dipendente della farmacia, con encomiabile intuizione, ha immediatamente compreso che i sintomi erano causati da una condizione di shock anafilattico quindi ha sollecitato l’intervento del 118 che sul posto ha inviato una squadra dei volontari della Piros da cui è stata allertata l’automedica dell’ospedale di Cingoli. Questa, e l’ambulanza della Piros che aveva preso a bordo la giovane, per abbreviare i tempi del trasferimento al nosocomio jesino si sono incrociate nel bivio adiacente all’invaso, da cui l’automedica ha trasportato la donna al «Carlo Urbani» di Jesi dov’è stata sottoposta alle cure in considerazione della gravità del caso.

g. c.