Sparatoria di Macerata, Grasso contro Salvini: è responsabile di spirale d'odio

Anche Saviano punta il dito contro il leader del Carroccio, definito il "mandante morale". La replica: "Colpa di chi ha riempito l'Italia di clandestini". Renzi e Di Maio chiedono "calma" e "silenzio". Berlusconi: "Gesto di uno squilibrato"

Luca Traini, 28 anni, fermato per le sparatorie a Macerata (Ansa)

Luca Traini, 28 anni, fermato per le sparatorie a Macerata (Ansa)

Macerata, 3 febbraio 2018 - "Attacco razzista a Macerata". Così l'Osservatore Romano definisce l'azione di Luca Traini, presunto responsabile delle sparatorie contro immigrati, avvenute oggi nella città marchigiana. Sullo sfondo l'omicidio della 18enne Pamela Mastropietroper cui è stato fermato un nigeriano, Innocent OseghaleA spingere Traini, che nel 2017 fu candidato alle amministrative con la Lega Nord, "sarebbero stati sentimenti di vendetta e odio verso" gli stranieri, scrive il quotidiano della Santa Sede. Mentre la polizia interroga l'uomo, che ha comunque già ammesso i fatti ("ho fatto quello che andava fatto"), si leva la condanna del mondo delle istituzioni e della politica. "Lo Stato sarà particolarmente severo verso chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza - sentenzia il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in una dichiarazione a Palazzo Chigi -. Odio e violenza non riusciranno a dividerci". "Nessuno cavalchi l'odio", ha dichiarato il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in città per presiedere il Comitato per l'ordine e la sicurezza. Il capo del Viminale ha condannato quanto avvenuto definendolo "inaccettabile, perchè in una democrazia non è consentito a nessuno di farsi giustizia da solo, anche se in questo caso non c'è nulla che possa richiamarci ad un'idea di giustizia".

Grasso: Salvini responsabile di spirale d'odio

Ma il clima si surriscalda in periodo di campagna elettorale e Grasso, candidato premier per LeU, lancia un j'accuse a Salvini. "Le notizie che arrivano da Macerata mi lasciano attonito e inorridito - scrive su Facebook il presidente del Senato -. Chi, come Salvini, strumentalizza fatti di cronaca e tragedie per scopi elettorali è tra i responsabili di questa spirale di odio e di violenza che dobbiamo fermare al più presto". D'accordo Roberto Saviano, secondo cui il leader del Carroccio è il "mandante morale dei fatti di Macerata (...). Le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica".

Salvini: responsabilità di chi ci ha riempito di clandestini

La replica di Salvini arriva a stretto giro. "La responsabilità morale di ogni episodio di violenza che accade in Italia è di quelli che l'hanno riempita di clandestini - contrattacca il leader leghista in un gioco a scaricabarile -. E' chiaro ed evidente che un'immigrazione fuori controllo, un'invasione come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale". Detto questo, "chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle". Roberto Maroni, da parte sua, prende direttamente le distanze da Traini: "Questo è un criminale fascistoide, non c'entra nulla con la gloriosa storia della nostra grande Lega Nord", commenta il presidente della Lombardia. 

Per Giorgia Meloni è una questione di "sicurezza" che la sinistra non riesce a garantire. L'episodio è sintomo di un'Italia in "piena emergenza - scrive su Facebook l'esponente Fd'I - . Oggi una sparatoria, un gesto folle da criminali squilibrati, senza alcuna possibile giustificazione. Così si è ridotta l'Italia in mano alla sinistra". 

Di Maio: partiti stiano in silenzio

A gettare acqua sul fuoco è Matteo Renzi: "L'uomo che ha sparato, colpendo sei coetanei di colore, è una persona squallida e folle - dichiara il segretario del Pd -. Quell'uomo si è candidato con la Lega Nord: verrebbe facile tenere alta la polemica verso chi ogni giorno alimenta l'odio contro di noi. Ma sarebbe un errore: è tempo di calma e di responsabilità". E anche Luigi Di Maio (M5s) lancia "un appello a tutti i leader dei partiti: stiamo in silenzio e non facciamo campagna elettorale sulla pelle della ragazza uccisa e dei feriti di oggi". 

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Anche Silvio Berlusconi sceglie la moderazione, sottolineando come "quanto è accaduto a Macerata sembra il gesto di uno squilibrato, che merita la piu' ferma condanna, ma che non può essere ricondotto a una lucida connotazione politica".

In serata è tornato a parlare Salvini da Bologna. "Non vedo l'ora di andare al governo per riportare sicurezza in tutta Italia, giustizia sociale, serenità. Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle", ha detto ribadendo però che un'immigrazione "incontrollata" porta allo scontro.