Studentessa trovata morta in camera, stroncata da overdose

Choc nella residenza universitaria, la vittima è una 22enne di Pesaro

Halima El-Ash aveva soltanto 22 anni

Halima El-Ash aveva soltanto 22 anni

Macerata, 27 novembre 2016 - È stata trovata morta ieri mattina verso le 10.30 Halima El-Ash, studentessa universitaria di 22 anni, di Pesaro, nella sua camera singola al piano terra dello studentato Costantino Mortati, in viale Martiri della Libertà. Secondo gli inquirenti, non ci sarebbero dubbi sul fatto che a stroncarla sia stata una overdose. La ragazza lascia il padre, di origini libiche, occupato nel settore dei mobili; la mamma, pesarese che lavora come impiegata all’ospedale, e un fratello di 29 anni. Halima venerdì sera non rispondeva al telefono, e subito i genitori si sono preoccupati. L’allarme vero e proprio è scattato però ieri mattina, lanciato dagli altri studenti del polo Mortati.

Sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta della camera, chiusa dall’interno. La chiave era rimasta inserita nella serratura. Poi la tragica scoperta. Da quanto emerso, il cadavere della ragazza era per terra, ai piedi della scrivania, accanto una siringa sottile, da insulina, in cui è rimasto del liquido ematico che dovrà essere analizzato, un fazzoletto sporco di sangue e una fiala. I carabinieri suppongono che la ragazza possa essersi iniettata dell’eroina, ma ciò è ancora da verificare. Ora si indagherà per capire la provenienza della sostanza, cioè come e da chi la ragazza se la sia procurata. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. Sull’overdose non ci sono dubbi, per i carabinieri, anche tenendo conto del fatto che la porta era chiusa dall’interno e la finestra sigillata. Per avere la conferma definitiva, tuttavia, bisognerà attendere l’esito dell’autopsia, che sarà effettuata domani alle 16.30 dal medico legale Roberto Scendoni, dal criminologo Domenico Mazza e dal tossicologo forense Rino Froldi. Secondo i primi rilievi, il decesso risalirebbe a venerdì verso l’ora di cena. A un primo esame – sul posto i carabinieri del reparto operativo, guidato dal maggiore Walter Fava, i militari del nucleo operativo, medico legale e scientifica – non sono state trovate lesioni, né ferite sul corpo. Sotto choc gli amici dello studentato, che complessivamente, nelle tre palazzine, ospita 104 ragazzi: ieri erano tutti là fuori, nel cortile, abbracci e lacrime scambiati in pigiama e ciabatte, i visi sconvolti e senza trucco.

Le amiche del cuore non riescono a crederci. Ad Halima, musulmana, iscritta al terzo anno del corso di laurea in mediazione linguistica, mancavano quattro esami da sostenere nella sessione di maggio. Poi ci sarebbe stata la laurea in lingua araba. Oltre all’arabo, studiava inglese e francese. Venerdì era tornata a Macerata dopo essere stata a casa, a Pesaro. Ha detto a un’amica che stava rientrando per studiare. Dopo aver fatto la strada a piedi dalla stazione allo studentato, aveva detto che non aveva voglia di arrivare fino alla mensa, che si sarebbe cucinata una minestra nella cucina al piano terra, a pochi metri dalla sua camera, la numero 13, quella singola che aveva tanto desiderato dopo aver trascorso diverso tempo in doppia. Verso le 18, un messaggio vocale inviato all’amica. Avrebbe incrociato una vicina di stanza intorno alle 19; poi, all’incirca alle 20.30, ci sarebbe stata una telefonata con il fratello. Poi, sembra che nessuno l’abbia più vista o sentita. Il corpo della 22enne è stato portato all’obitorio. La camera, una stanza ordinata con la finestra che dà sul cortile, nella palazzina C, non è stata posta sotto sequestro, ma solo chiusa; chiavi consegnate ai familiari, dato che dentro ci sono effetti personali della ragazza.