Terremoto un anno dopo, casette in arrivo a Fiastra

A giorni inaugurazione di alcune aree in diversi Comuni

La scuola di Fiastra sventrata dal terremoto

La scuola di Fiastra sventrata dal terremoto

Fiastra (Macerata), 19 agosto 2017 - Si chiamano soluzioni abitative d’emergenza (Sae), eppure arrivano dopo dieci mesi (o dopo un anno, se si prendono a riferimento i paesi colpiti già il 24 agosto) dal terremoto che ha devastato il Centro Italia. Nel Maceratese, il primo Comune a vedere la consegna ufficiale delle casette, chiavi in mano alle famiglie, sarà Fiastra il 23 agosto: l’area di Polverina ospiterà 10 moduli abitativi per altrettanti nuclei familiari, per la maggior parte composti di due unità ciascuno.

«Un punto di forza – sottolinea il sindaco Claudio Castelletti – è stato l’individuazione delle aree in tempi brevi. Tra quindici giorni circa, consegneremo l’area di Fiegni, con 14 casette, mentre l’area per San Lorenzo al Lago e Acquacanina con 28 casette sarà pronta per i primi di ottobre. Tempi più lunghi per il capoluogo, dove le 24 casette non saranno consegnate prima di fine ottobre». A Monte Cavallo (10 casette), Castelsantangelo sul Nera e Pieve Torina l’inaugurazione sarà il 24 agosto, giorno del primo anniversario del terremoto.

Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, riconoscendo che nelle Marche la situazione casette è indietro rispetto al Lazio e all’Umbria, aveva parlato di «un’accelerazione nei prossimi due o tre mesi, tesa a dare una risposta sostanziale a questo problema»,e aveva sottolineato che è stato fatto «un provvedimento che prevede lo sgombero delle aree private dai detriti dei crolli grazie alle strutture pubbliche – spiega Errani – previo consenso del proprietario».

«Non è risolutivo – dice Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera – perché il privato può appunto decidere di non dare l’ok». Dello stesso parere Castelletti: «I proprietari degli edifici privati devono sempre essere avvisati, e si rischia di restare bloccati se non danno l’assenso. Però – specifica il primo cittadino di Fiastra – il governo ha annunciato, tramite lettera, l’invio dell’esercito nel Maceratese per la rimozione delle macerie. Da noi c’è bisogno nella frazione di San Lorenzo in Colpolina, che è andata completamente distrutta».

Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso, lancia l’allarme del rischio spopolamento: «Siamo arrabbiati, delle 230 casette promesse (per 1.200 abitanti) quasi certamente nessuna verrà installata entro il mese di settembre. Ciò comporterà il rischio che non possano esserci iscrizioni di studenti alle scuole. Nonostante i tanti appelli, la situazione di Visso non è cambiata rispetto a quella dei mesi scorsi, per via delle procedure burocratiche troppo lente e altre difficoltà logistiche mai risolte. Non siamo ancora usciti dall’emergenza». E, intanto, le scosse continuano.