Terremoto, ‘Daje Marche’ taglia il traguardo dei 100mila euro

E-commerce per aiutare le imprese danneggiate

Il team di Daje Marche

Il team di Daje Marche

Tolentino (Macerata), 6 dicembre 2016 - Oltre 100mila euro in nemmeno dieci giorni dal lancio. Il tracciato del sismografo si fa battito cardiaco grazie ai 35 volontari di «Daje Marche» demiurghi che hanno plasmato il portale e-commerce per rilanciare le piccole e medie imprese colpite dal sisma vendendo tipicità. Definiti «i pirati della Sibillin Valley» o i creatori dell’«Amazon de noantri», dal quartier generale di via San Nicola, a Tolentino, ricevono gli ordini, impacchettano e smistano scatoloni pieni di ogni ben di Dio made in Marche. Dal ciauscolo ai gomitoli di lana, dalla Vernaccia ai prodotti della parafarmacia, sono oltre 210 i prodotti locali che si possono acquistare.

Per ora sono 160 le aziende della provincia di Macerata che hanno detto sì. Tra queste, sia attività che hanno subìto danni dal terremoto sia negozi senza crepe visibili, ma feriti dall’esodo e dallo spopolamento. L’esercito di volontari lavora notte e giorno, non conosce domenica, e lo fa a costo zero, essendo un’associazione no profit. Giovani digital copywriter, esperti in web marketing, programmatori e sviluppatori sono scesi in campo per aiutare le proprie terre. In cambio, hanno tanti, infiniti «grazie». E piacciono anche per questo.

Una pioggia di ordini, in vista del Natale, è scesa su «Daje Marche»: il boom è dell’enogastronomico, richiesto soprattutto dal Nord Italia. Tutto è iniziato il 3 novembre scorso: quando capitan Paolo Isabettini (anche lui con la casa inagibile) alla riunione con le attività produttive organizzata dal Comune insieme ai funzionari della Regione, si alza in pieno stile «I have a dream» e lancia l’illuminazione. Un sogno diventato realtà in pochissimi giorni, con la messa online della settimana scorsa. E la favola continua, e dovrà continuare anche dopo la magia di Natale affinché quanto è stato perso venga recuperato.