Terremoto, scossa di magnitudo 3.1 nel Maceratese

Epicentro a 4 chilometri da Fiastra. Il sindaco di Visso: "Nessuna preoccupazione, piuttosto siamo arrabbiati perché delle casette promesse nessuna verrà installata entro settembre"

Terremoto, scossa di magnitudo 3.1 nel Maceratese

Terremoto, scossa di magnitudo 3.1 nel Maceratese

Fiastra (Macerata), 16 agosto 2017 - La terra ha tremato di nuovo ieri nel Maceratese. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 21.25, vicino al confine con l'Umbria.

Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10 chilometri di profondità ed epicentro a 4 chilometri da Fiastra e 16 da Preci (Perugia). Non si registrano danni a persone o cose.

A commentare a caldo la nuova scossa è stato il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, che ha affermato: "Le nuove scosse che si stanno susseguendo anche in questi giorni, compresa l'ultima di magnitudo 3.1 della notte scorsa non ci preoccupano. Fanno parte dello sciame sismico dei tre terremoti del 2016. Piuttosto siamo molto arrabbiati per il fatto che delle 230 casette promesse alla cittadina di Visso (1200 abitanti), quasi certamente nessuna verrà ancora installata entro il mese di settembre. Questo comporterà il rischio che non ci possano essere iscrizioni di studenti alle scuole e quindi la possiblità concreta che il borgo e le sue frazioni restino disabitate".

Il primo cittadino di quello che era uno dei borghi più belli d'Italia nell'Appennino maceratese, e che stato in gran parte distrutta dal sisma di ottobre scorso continua: "Nonostante gli appelli reiterati e poi le promesse fatte a vari livelli la situazione per il mio Comune non è cambiata da quella dei mesi scorsi, per via delle procedure burocratiche troppo lente e delle altre difficoltà logistiche che non sono state risolte. Siamo solo un po' piu avanti di altri paesi colpiti dal terremoto nelle Marche, nella rimozione delle macerie ma solo perché fin dalle prime settimane abbiamo da soli iniziato a liberare strade e accessi per le frazioni distrutte, rimuovendo in parte anche i materiali delle abitazioni più danneggiate. Per il resto il quadro rimane molto pesante".