Terremoto, una 50enne muore di infarto per la paura

La vittima abitava a Caldarola. Notte da incubo: crolli, danneggiamenti e malori in tutta la provincia. Centinaia di chiamate a vigili del fuoco e 118, due case di riposo evacuate a Gualdo e Castelsantangelo Dalle 13 in edicola l'edizione straordinaria

Gente impaurita è strada (Calavita)

Gente impaurita è strada (Calavita)

Macerata, 24 agosto 2016 -  Una cinquantenne morta per lo spavento, diversi malori, case crollate, monumenti danneggiati e condutture saltate. Notte da incubo in tutta la provincia, scossa dal terremoto di magnitudo 6.0. Gente in strada, carabinieri e vigili del fuoco occupati da Visso alla costa, dal capoluogo a Tolentino, fino a Caldarola. Dove alle 3.36 una commerciante di 50 anni, Milena Nardi, conosciuta da tutti per la sua bancarella di palloncini, è stata colpita da un infarto per la paura mentre era a letto. La terra ha tremato e il suo cuore non ha retto. Gli operatori sanitari del 118, avvertiti dal compagno, sono subito arrivati sul posto ma non hanno potuto che constatarne il decesso. La donna non aveva mai sofferto finora di problemi cardiaci. E il paese è sotto choc. 

A Tolentino sono precipitati i cornicioni dello storico camino della Fornace Massi e della chiesa di San Francesco, in pieno centro storico, dove è comparsa anche una profonda crepa sulla facciata. Lampadari a terra e pareti danneggiate nelle case. Crolllata anche la volta della chiesa del Santissimo Crocifisso ai Cappuccini. A Macerata, a Collevario, è saltata una conduttura e la strada si è allagata. E’ stato necessario l’intervento dei tecnici Apm e dei vigili del fuoco. Un cornicione crollato dal palazzo della Questura ha sfondato il tetto di un’abitazione in via Don Minzoni.

A Mogliano paura alla casa di riposo in contrada Santa Colomba, dove sono caduti alcuni calcinacci e si sono aperte delle crepe sui muri, nessun ferito comunque. Oltre alle tante chiamate ricevute dal 118 per i malori, circa un centinaio le chiamate ricevute dai vigili del fuoco, la maggior parte per verifiche statiche da parte degli edifici. La zona più colpita è quella più vicina all'epicentro, quindi quella della Valnerina, in particolare sono in corso di evacuazione preventiva le case di riposo di Castelsantangelo e Gualdo.

Nel centro storico di Montelupone sono crollate porzioni di vecchie case e sono state transennate le vie Andreotti e Perchiodo. Danni maggiori si sono registrati nel palazzo comunale, in particolare nella sala consiliare. A Treia si segnalano danni alle chiese, al Santuario del Santissimo Crocifisso, a palazzi storici del centro e il crollo di piccole porzioni di intonaco in diverse strutture. Segnalazioni per danni non rilevanti all'ufficio tecnico. A San Ginesio sono inagibili il convento di San Francesco e il convento delle Benedettine. Danni anche alla Collegiata e all'albergo Centrale.

A Sarnano, la casa di riposo Gabella Nuova è stata evacuata. Il crollo di un vecchio edificio in contrada Schito ha costretto il Comune a chiudere la strada. A Fiastra sono stati segnalati danni al palazzo comunale, mentre a Gualdo molte case risultano inagibili.  Nel Comune di Urbisaglia è crollato il cornicione dell'ex ospedale e a Ripe San Ginesio risultano lesionate diverse abitazioni.

Le scosse si sono sentite distintamente anche lungo la costa, dove molta gente è scesa in strada e ha trascorso la notte in auto o all'aperto.