Terremoto, il panettiere è rimasto solo. "Come lavoriamo senza clienti?"

Tolentino, via Corridoni chiusa. L’appello di Luca Domizi: fate presto

Luca Domizi

Luca Domizi

Tolentino (Macerata), 26 novembre 2016 - La sua panetteria e pasticceria «Dolci delizie», conosciuta storicamente come «forno del Don Bosco» dal nome della vicina scuola, è rimasta quasi isolata. Via Corridoni è chiusa al traffico, al posto dei parcheggi ci sono le transenne, due istituti su tre sono serrati e i genitori non si fermano più a comprare il pane in attesa che escano i figli. «La situazione sta diventando pesante – spiega il titolare Luca Domizi –. Non voglio fare la vittima né chiedo contributi o fondi. Vorrei solo ricominciare a lavorare. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi mi ha ascoltato e penso stia facendo tanto, ma è il sistema intorno ad andare a rilento, mentre per sopravvivere bisogna ripartire subito».

Lancia un appello affinché i lavori di messa in sicurezza vengano fatti in tempi brevi, per poter riaprire le strade e riattivare la viabilità. «Se prima del terremoto registravo una media di 400-500 scontrini al giorno – continua – adesso se ne facciamo la metà è già tanto. Il primo periodo poi, quando c’era stato l’esodo, ho perso in media 800 euro al giorno. Le poche persone che passavano mi ringraziavano perché vedevano una luce accesa. La sera vedevo attraversare la strada solo da persone con un cuscino sotto il braccio. Ora cerco di andare avanti con le mie forze, sostenendo le spese: siamo una panetteria a conduzione familiare, ma con noi lavorano anche quattro persone, tra cui qualcuno che ha perso casa. Non voglio mandare via nessuno, ma se la situazione non si sblocca non so come fare».

I due negozi vicini, prima aperti, da tre giorni sono stati dichiarati inagibili e adesso sulla via resta solo lui. «Se poi dovesse anche andare in porto il progetto del campus scolastico – conclude – saremo costretti ad abbassare la serranda». Intanto cresce il numero degli abitanti, 14.320, che ha chiesto un sopralluogo a case o attività. Oggi arriverà il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni Silverj, cittadino onorario, per rendersi conto dei danni. Da lunedì i modelli per i contributi per autonoma sistemazione e per i sopralluoghi verranno raccolti non più in piazza Peramezza, ma all’Anagrafe.

Continuano intanto i lavori di messa in sicurezza, come in municipio e nella chiesa di San Francesco, e si riduce la zona rossa di via Ozeri. Al Consiglio di giovedì Pezzanesi ha proposto un documento unitario, approvato all’unanimità, per disciplinare la localizzazione, la realizzazione temporanea e la successiva rimozione di manufatti. Potranno essere installati solo laddove sia possibile avere un allaccio alla rete fognaria esistente o sia possibile realizzare lo scarico delle acque reflue. Dovranno essere realizzati nel rispetto della normativa antisismica e con la garanzia di tutti i requisiti minimi di sicurezza (certificazione degli impianti tecnologici, relativi allacci alle reti esistenti), igienico-sanitari e antincendio. Dovranno rispettare le distanze minime previste dal Codice civile, essere ad un solo piano ed avere un’altezza massima non superiore ai 2,70 metri e con dimensioni massime di 45 metri quadri.