Terremoto, poliziotti nella zona rossa. Guerra aperta agli sciacalli

Task force al lavoro a Visso e in tutta la Valnerina

Vigili del fuoco e agenti di polizia (foto Calavita)

Vigili del fuoco e agenti di polizia (foto Calavita)

Macerata, 7 dicembre 2016 - Hanno passato le notti tra le case pericolanti, al buio, tra la gente terrorizzata: dall’inizio dell’emergenza la polizia è tra i terremotati. Un compito importante, che con i carabinieri, stanno svolgendo è quello di prevenire lo sciacallaggio: dall’inizio dell’emergenza diciannove persone sono state allontanate dai centri dell’alto Macerata. «Alcuni sfollati avevano bisogno di una coperta – racconta il vice questore aggiunto Maria Nicoletta Pascucci, capo della Digos e da subito in campo per coordinare gli interventi –, per altri era necessario andare a prenderli nelle case che non volevano lasciare, ma tantissimi ci chiedevano di tenere d’occhio le loro case, lasciate aperte perché magari le porte erano rotte, o perché nel panico non si erano ricordati di chiuderle. Fin da subito abbiamo avuto i rinforzi che abbiamo chiesto, ed è importante rimanere a presidiare queste zone».

Nel Maceratese sono arrivati agenti dai reparti mobili di tutta Italia, per dare manforte alle forze locali. «Con i carabinieri ci siamo divisi il territorio, per un controllo più razionale. La polizia si occupa di Visso, Ussita, Castelsantangelo, Montecavallo, Fiordimonte, Pieve Torina e Pievebovigliana. E poi abbiamo il check point di Visso». All’ingresso del paese infatti dal 27 ottobre la strada che lo attraversa per poi salire a Ussita e Castelsantangelo è circondata da edifici pericolanti, dunque è zona rossa e solo con un’autorizzazione si può passare. Prima erano i vigili del fuoco a consentire il transito, solo a chi avesse un buon motivo per farlo; ora quella è diventata zona a traffico limitata, e si entra solo con il permesso del Comune. A presidiare il passo sono gli agenti, che lì hanno anche la stazione mobile.

«Questo punto di passaggio è sorvegliato 24 ore, con cambio turno sul posto per non lasciarlo mai sguarnito. Da qui controlliamo chiunque passi, per fermare malintenzionati vari. E i cittadini usano questa postazione fissa anche per le loro segnalazioni, per indicarci auto sospette che si aggirano da qualche porte, o persone mai viste prima. Segnalano anche altre esigenze, che poi grazie al coordinamento della Prefettura e della sala operativa della protezione civile giriamo ai soggetti competenti. Per questa emergenza, tutte le forze dell’ordine e gli enti hanno messo in campo ogni forza disponibile e collaborato moltissimo: senza questa collaborazione e disponibilità da parte di tutti sarebbe stato impossibile affrontare gli enormi problemi con cui dal 26 ottobre facciamo i conti».