Terremoto, per 130 studenti lezioni solo da dicembre

Esodo nei container e istituti vuoti

Gli studenti che entrano a scuola

Gli studenti che entrano a scuola

Macerata, 19 novembre 2016 - Diecimila studenti si ritrovano con le scuole fuori uso per il sisma, tra Macerata e Ascoli. Al momento 251 edifici risultano lesionati o del tutto inagibili e questo, sommato alla diaspora degli sfollati lungo le coste dall’Emilia all’Abruzzo, ha dato il via a uno spostamento di classi e insegnanti tuttora in corso. Alcuni si sono organizzati accorpando le sedi e facendo i doppi turni, altri hanno dovuto trovare nuovi spazi. È il caso dei 130 bambini residenti a Visso, Castelsantangelo e Ussita, nell’alto Maceratese, dove le scosse hanno avuto l’effetto di un bombardamento. Le famiglie si sono trasferite quasi tutte sulla costa. Si è posto dunque il problema di far riprendere le lezioni ai bambini e dopo aver valutato la possibilità di iscriverli nelle scuole vicine ad alberghi e campeggi che li hanno accolti, si è deciso di trovare una sede unica per tutti individuata, dopo diverse ricerche, nell’ex istituto alberghiero di Loreto. La scuola era chiusa da tempo, per questo già da ieri sono iniziati i piccoli lavori di manutenzione necessari.

L’intenzione è quella di far ripartire le lezioni di elementari e medie all’inizio di dicembre; i pullman raccoglieranno gli alunni da Porto Recanati a Porto Sant’Elpidio per portarli lì. Potrebbero ripartire già da lunedì invece una novantina di iscritti alle elementari e medie di Pieve Torina, sempre nel Maceratese, dove la scuola è stata riallestita in una tenda. A Camerino, dove tutto il centro è zona rossa, sono in 1.860 – dai bambini della materna ai ragazzi delle superiori – rimasti senza aule; il Comune è riuscito a ridistribuirli tra edifici intatti e i container rimasti dal terremoto del 1997, e da lunedì dovrebbero poter tornare tutti sui banchi. Anche a Macerata, con tre scuole medie inagibili, sono stati necessari trasferimenti e, da lunedì e per due settimane, in un caso anche i turni di pomeriggio. Quattro scuole sono inagibili a Fermo, dove sono scattati trasferimenti che hanno scongiurato la perdita delle lezioni. I ragazzi del liceo classico stanno facendo i turni di pomeriggio al liceo di scienze umane. In provincia di Ascoli infine ci sono due scuole inagibili, a Monte Urano e a Falerone, ma anche qui gli accorpamenti hanno risolto i problemi.

In questa situazione di instabilità, c’è anche il problema degli insegnanti. In particolare, per quelli che insegnavano nell’alto Maceratese: ora dovranno andare a insegnare a Loreto, ma se sono rimasti in camper o in auto vicino alle loro case, dovrebbero fare ogni giorno duecento chilometri per andare e tornare. Qualcuno lo farà, altri si avvarranno di un accordo firmato nei giorni scorsi, che consente agli insegnanti di essere impiegati in scuole entro i 40 chilometri di casa. Tra questi Luana Lapucci, che vive a Pieve Torina e insegnava alle elementari. «Dormo in macchina in garage, ogni volta che c’è una scossa scappiamo di corsa. Con mio marito stiamo aspettando che arrivi la casetta di legno che abbiamo comprato, ma intanto rimaniamo qui, e non me la sento di fare tutti i giorni avanti e indietro. In questa devastazione totale, voglio conservare almeno il mio ambiente. Ritrovarsi senza la propria casa è durissima, per ciò quest’anno non posso fare diversamente».

Paola Pagnanelli