Ussita, le prime casette prendono forma

Il commissario Passerotti: «Pronte per l’inizio dell’anno scolastico»

Operai al lavoro nell’area di La Pieve-Fluminata

Operai al lavoro nell’area di La Pieve-Fluminata

Ussita (Macerata), 28 luglio 2017 - Arrivate le prime casette ad Ussita. Sono iniziati due giorni fa i lavori di montaggio delle prime casette di legno destinate agli sfollati del piccolo comune montano distrutto dalle scosse di agosto e ottobre, guidato – a seguito delle dimissioni del sindaco Marco Rinaldi – dal commissario Mauro Passerotti. Le prime Sae sono state montate nell’area di La Pieve-Fluminata, quella del capoluogo, che in totale ospiterà 68 casette per circa 210 abitanti.

«I lavori procedono speditamente – ha commentato il commissario Passerotti – questo a dimostrazione che quando tutto è pronto le cose si possono fare bene e veloci. La posa procede spedita e come in una sorta catena di montaggio; subito dopo si procederà man mano con gli attacchi elettrici, gli allacci e quindi la consegna, in una pianificazione che permetterà di consegnare le prime casette sicuramente in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico».

È intenzione dell’amministrazione ussitana infatti consegnare le prime soluzioni abitative alle famiglie che hanno i figli in età scolare e che frequenteranno la scuola di Visso, che sarà riaperta appunto per settembre. Una metodologia costruttiva, come spiegano anche i tecnici comunali, che sembra ben pensata: i pannelli arrivano pronti per essere montati e così in poco tempo si riesce a mettere in piedi l’intera struttura. Ma non solo; il pannello è composto dall’isolante, l’intercapedine vuota per gli impianti, il cartongesso, il cappotto tecnico e l’intonachino: non il classico prefabbricato dunque, ma una composizione che permette un buon isolamento termico sia d’estate che d’inverno.

«È iniziata anche l’urbanizzazione della seconda area destinata alle casette (quella di Vallazza, dove andranno 21 Sae, ndr) – ha affermato Passerotti – una bellissima zona con un panorama mozzafiato. Nel frattempo pensiamo anche all’area che sarà adibita alle attività commerciali e ai servizi primari per i cittadini, vicino a quella de La Pieve nel capoluogo. Sono molto soddisfatto dell’andamento dei lavori, anche se i problemi sono tanti».

Il primo è quello delle macerie, ha aggiunto il commissario. «Sarebbe meglio avere uno stato di avanzamento visibili, anche se lento, senza dover ingolfare il Cosmari, ma che dia l’impressione che le cose si muovano. Altre priorità sono il cimitero, dove stiamo intervenendo insieme all’Anas per ripristinare la strada, gli impianti sciistici, per i quali ho chiesto il sopralluogo della ditta di Bolzano responsabile della manutenzione, e il ripensamento strategico della ricostruzione, scelte che determineranno il futuro di Ussita».