Veterinario ucciso a Osimo, fermato il collaboratore

Andreucci, 23 anni, interrogato fino alle 5 del mattino. Aveva raccontato di un'aggressione per rapina da parte di sconosciuti. Trovata tra i rovi l'arma del delitto, un coltello

Valerio Andreucci, collaboratore di Olindo Pinciaroli

Valerio Andreucci, collaboratore di Olindo Pinciaroli

Macerata, 22 maggio 2017 - È in stato di fermo nel per omicidio Valerio Andreucci, 23 anni, il collaboratore del veterinario 54enne Olindo Pinciaroli, trovato morto con diverse coltellate inferte nel corpo ieri mattina nelle campagne di Osimo. Il pm Marco Pucilli ha interrogato il giovane ascolano, dal tardo pomeriggio di ieri fino alle 5 del mattino nella caserma dei carabinieri di via Saffi di Osimo, disponendo in seguito il provvedimento di fermo,  eseguito questa mattina dai militari. Durante l'interrogatorio, Andreucci si è più volte contraddetto, ma non ha confessato

Al momento l'ipotesi di reato è omicidio volontario, senza premeditazione. Ancora da mettere a fuoco il movente: finora non sarebbero emersi elementi di forte contrasto fra il medico e il suo collaboratore, che lo stava accompagnando a un appuntamento di lavoro in un maneggio di Polverigi.

L'indagato è stato portato nel carcere di Montacuto; fin da subito aveva sostenuto la tesi di un'aggressione per rapina da parte di quattro banditi, lungo via Chiaravallese all'altezza di San Paterniano di Osimo: "La nostra ambulanza è stata affiancata da un’auto. Sono scese quattro persone e ci hanno aggredito", aveva raccontato ripetendo più volte la stessa versione e aggiungendo: "Ci volevano rapinare. Siamo stati aggrediti entrambi, io ho tentato di difenderlo ma non ce l’ho fatta".  Il racconto però non ha convinto i carabinieri diretti dal capitano di compagnia Raffaele Conforti. 

Andreucci avrebbe fatto tutto da solo. Dopo l'omicidio, il giovane avrebbe inventato l'assalto del commando. L'arma del delitto, un coltello da cucina con l'impugnatura di metallo, è stata ritrovata tra i rovi nelle campagne di San Paterniano, vicino ad Osimo, a 150 metri dal luogo dell'assassinio. L'arma era sporca di sangue e verrà sottoposta ad accertamenti per la ricerca delle impronte. 

Olindo Pinciaroli, chi era il veterinario ucciso

Sarà l’autopsia a stabilire quanti colpi hanno raggiunto il veterinario e quali siano stati i fendenti mortali: la prima ispezione medico-legale ha accertato ferite da arma da taglio all’emitorace, all’addome e al collo. L’assistente invece era fuggito nei campi ed era stato rintracciato poco dopo, trovato in stato semiconfusionale. Un ragazzo tranquillo, da sempre appassionato al mondo dei cavalli Andreucci, così come lo descrivono gli amici e le persone che lo conoscono. Una persona equilibrata che viveva con la madre e la sorella maggiore. Nel novembre del 2015, però, era finito nei guai per un tentativo di furto in un cimitero, accusato anche di ricettazione. 

L'equitazione la sua passione, un amore esploso da piccolo. Proprio nell’ultimo periodo aveva iniziato a girare in ambito regionale per montare cavalli che seguiva per lavoro. Nel frattempo era nata la collaborazione con Pinciaroli per effettuare servizi di assistenza veterinaria in varie giostre d’Italia tra cui Moie. 

"Sono scosso, Valerio ha l’età di mio figlio e l’ho visto crescere – afferma Maurizio Celani del Centro ippico piceno –. Ha partecipato e vinto varie gare sia nelle Marche che al noto concorso ippico internazionale ‘Piazza di Siena’. L’ho visto maturare e ottenere tanti bei risultati nel mondo del salto a ostacoli". Il giovane aveva raggiunto infatti grandi risultati a livello regionale con apparizioni anche alla Quintana di Ascoli dove aveva rivestito i panni di cavaliere di riserva dell’ascolano Guido Crotali. 

(ha collaborato Silvia Santini)