Blitz notturno di Sgarbi in pinacoteca

San Severino, tour di due ore per il critico che ha ammirato le opere custodite alla Tacchi Venturi

Sgarbi in pinacoteca

Sgarbi in pinacoteca

San Severino, 4 agosto 2016 - Sgarbi non molla l’amata San Severino. Dopo la passeggiata per il centro munito solo di occhiali e calzoni, quindi scalzo e a torso nudo, ha colpito di nuovo. Ma questa volta di notte, e al museo, per fare quello che gli viene meglio: ammirare le opere d’arte e interpretarle.

Una notte alla pinacoteca civica Padre Tacchi Venturi per l’onorevole, che mercoledì alle 3 è stato colto dalla voglia di entrare nella raccolta d’arte comunale e restarci due ore.

Il critico è stato rapito dalla Madonna della Pace del Pinturicchio, tavola ritenuta da molti il capolavoro dell’artista perugino per la ricchezza del paesaggio. Ma è rimasto incantato anche dai nuovi colori della pinacoteca e dal riallestimento a cura dell’architetto settempedano Luca Maria Cristini. L’onorevole avrebbe persino espresso il desiderio di riproporre queste tinte per la mostra a lui dedicata dal titolo «Oltre il limite», in corso di svolgimento a Castellabate, in provincia di Salerno.

Al tour notturno hanno partecipato anche gli ideatori dell’esposizione inaugurata la scorsa settimana, «Dal cielo alla terra, Severino e altri eroi», ovvero Walter Scotucci e Gianluca Bonifazi, e ancora il pittore padovano Massimo Pizzano e Alberto Rastelletti, titolare e chef di un noto ristorante della città. Super blindato il blitz seguito da vicino dagli addetti alla sicurezza di Sgarbi e dall’istituto di vigilanza che si occupa del sistema d’allarme della struttura. Sgarbi ha trascorso molto tempo davanti ad alcune delle opere più preziose, come l’affresco Storie di San Giovanni evangelista dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni, il polittico di Vittore Crivelli e quello dell’Alunno oltre alle opere di Allegretto Nuzi, Lorenzo d’Alessandro, Paolo Veneziano, Bernardino di Mariotto.