Mercoledì 24 Aprile 2024

Ladri senza confini: rubano anche i droni

Furto nel negozio «Pole Position» di Sforzacosta. Ma i carabinieri hanno ritrovato gran parte della furtiva in un furgone, anch’esso rubato, che era parcheggiato nella campagna di Pollenza

Anche i droni nel bottino (foto d’archivio)

Anche i droni nel bottino (foto d’archivio)

Macerata, 11 dicembre 2014 - Una banda di ladri specializzati aveva rubato modellini di auto e anche un drone, che da solo vale quattromila euro.

Ma gran parte della refurtiva è stata ritrovata dai carabinieri.

Il furto era avvenuto il 27 ottobre, ai danni del negozio «Pole Position» di Sforzacosta, lungo la Nazionale.

«I ladri avevano forzato la serranda e la porta – racconta il titolare Alberto Gagliardi – e si erano presi diversi articoli piuttosto costosi: macchinine radiocomandate che costano settecento euro, droni che fanno le riprese audiovisive dall’alto da ottocento, mille euro, e uno in particolare che ne costa quattromila. Ad accorgersi che c’era stato un furto, alle 3.30 di notte, è stato un pasticcere che lavora davanti a noi. Sono stati chiamati i carabinieri, abbiamo fatto la denuncia, ma eravamo abbastanza destabilizzati: trovarsi con tanti articoli in meno, proprio a ridosso del Natale, non era il massimo». E invece ieri pomeriggio è arrivata una buona notizia.

Durante un controllo in giro per i dintorni di Pollenza, una pattuglia dei carabinieri del posto ha notato un Fiat Doblò parcheggiato in una zona un po’ isolata, in contrada Cantagallo, non lontano da dove prima era una vecchia discarica.

Dal numero di targa i militari hanno visto che il furgone era stato rubato nei giorni scorsi a Macerata, e hanno deciso di controllare meglio. Così hanno scoperto che dentro c’erano i modellini rubati a Sforzacosta. Il titolare del negozio ha potuto recuperare la quasi totalità di quanto gli era stato rubato, compreso il costoso drone.

Anche alla luce del fatto che i ladri non hanno toccato i computer presenti nel negozio, il furto probabilmente era stato mirato, e messo in atto da persone che sapevano a chi poi rivendere i modellini, ma forse qualcosa li ha disturbati e convinti a lasciare tutto in campagna in attesa che si calmassero le acque. Un furto simile era stato commesso pochi giorni prima in una grossa rivendita di articoli simili a Perugia.