Ecomafia, i vertici del Cosmari a giudizio

Il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti contestati a Sparvoli, Giampaoli e all’ex presidente Eusebi

La sede del consorzio per i rifiuti (foto Calavita)

La sede del consorzio per i rifiuti (foto Calavita)

Macerata, 21 gennaio 2015 – Accusati di traffico illecito di rifiuti, sono sotto processo il direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli, l’ex presidente Fabio Eusebi e il suo vice e poi successore Daniele Sparvoli. I fatti di cui devono rispondere sarebbero avvenuti dal 2008 al 2010. L’accusa riguarda la violazione di un articolo del decreto legge del 2006 contro le ecomafie. In pratica, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Ancona, il Cosmari avrebbe smaltito un quantitativo di rifiuti superiore a quello consentito dall’Autorizzazione integrata ambientale. Inoltre avrebbe registrato alcuni tipi di rifiuti con un codice diverso, per pagare una ecotassa più bassa. «Più che azzardato, questo processo è temerario» commenta l’avvocato Vando Scheggia, che con il collega Leonardo Filippucci assiste i tre imputati. «Si tratta di un’ipotesi che definirei fanta-giudiziaria – aggiunge –. Il reato previsto per punire le cosiddette ecomafie riguarda chi, dolosamente, va a smaltire in montagna o nei fiumi i rifiuti. In questo caso, non si capisce quale sarebbe l’ingiusto profitto ricevuto dal direttore e dai presidenti».