Macerata, 18 aprile 2014 - «Niente cassa integrazione». L’Inps gela Confcommercio motivando la decisione con il fatto che l’Associazione, per ottenere gli ammortizzatori sociali, deve presentare un piano di ristrutturazione. La comunicazione dell’ente previdenziale sarà all’ordine del giorno del consiglio direttivo convocato d’urgenza per il 23 aprile e sollecitato da Elisa Bolognesi, membro del consiglio direttivo della Confcommercio, protagonista insieme ad altri di quella spinta alla trasparenza che ha portato alle dimissioni del presidente, Mario Volpini.

Bolognesi non ci sta ad avallare una sorta di strategia del silenzio e del rinvio sulle difficoltà in cui versa l’associazione. Così ha scritto una e-mail ai suoi colleghi del consiglio direttivo — ma anche a Massimiliano Polacco, incaricato dalla Confcommercio nazionale di seguire le vicende della sede maceratese — per sollecitare una presa di posizione ufficiale, riservandosi di percorrere poi le vie legali. «Non mi piacciono le situazioni di inerzia — dice —, tanto più se si tratta di fare i conti con una situazione estremamente critica che va affrontata con urgenza. Mi sono rivolta al mio avvocato per ogni possibile, prossima iniziativa».

«Nella lettera — spiega Bolognesi —, nel dissociarmi dalla gestione dell’ex presidente Volpini, avevo proprio evidenziato la necessità di affrontare al più presto la situazione, a tutela dell’Associazione e della nostra dignità. L’Associazione ha incaricato un legale di compiere una ricognizione per avere un quadro il più possibile chiaro e definito della situazione. Il report è nella nostra disponibilità da un paio di settimane, ma non è stato ufficialmente portato all’esame del consiglio direttivo. E ciò è tanto più grave se si considera che è tutt’altro che rassicurante, visto che emergono gravi problemi e serie difficoltà».

Una richiesta sostenuta anche da altri colleghi della Bolognesi che, in ogni caso, intende andare fino in fondo. «Aspetterò ancora un po’ — sottolinea Bolognesi —, dopo di che dirò al mio avvocato di fare tutti i passi necessari. E lo farò anche se dovessi essere da sola».

L’intera vicenda ha avuto inizio alla fine dello scorso anno, quando emerse un buco nei conti della Coturfidi, cooperativa di garanzia che fa capo alla Confcommercio, e sulla quale la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta indagando due impiegate. Poi l’arrivo di Polacco, direttore regionale dell’associazione, non un commissariamento vero e proprio, ma una sorta di messa sotto tutela dei vertici maceratesi, anche per l’emergere di ulteriori problemi. Successivamente il voto di sfiducia della maggior parte dei membri del consiglio direttivo nei confronti del presidente Mario Volpini e le sue conseguenti dimissioni. Certo è che nei prossimi giorni qualcosa dovrà accadere, anche in vista del rinnovo del consiglio della Camera di Commercio per il quale la Confcommercio dovrà indicare tre propri nomi.

Franco Veroli