Finta dottoressa truffa tre anziani

Sexy trentenne offre compagnia e visite gratuite ma è un raggiro

Immagine di repertorio

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Macerata, 29 agosto 2014 - Si spaccia per una dottoressa e raggira due anziani, facendo sparire gioielli e denaro contante. Poi mette nel mirino un altro anziano e con delle avance gli sfila la catenina. Protagonista delle truffe è una donna di bella presenza sulla trentina, entrata in azione ieri pomeriggio a Macerata.

Ieri la "Volante" è intervenuta in un'abitazione di Macerata su richiesta di un uomo di 88 anni il quale ha raccontato agli agenti che poco prima, mentre era in attesa dell’autobus alla fermata di via Trieste, era stato avvicinato da una ragazza di bella presenza che si è offerta di fargli compagnia accompagnandolo fino a casa. Entrati nell’appartamento, la ragazza ha iniziato ad accarezzare l’uomo il quale però a un certo punto ha invitato la giovane ad andarsene. A questo punto la donna si è alzata di scatto, lasciando l’abitazione. Ma nel frattempo era sparita la catenina che l'uomo portava al collo.

Un altro episodio si è verificato nell’abitazione di un signore di 86 anni e di sua moglie i quali hanno riferito alla polizia che al loro campanello aveva suonato una ragazza che, con alcune banali scuse e con modi suadenti, era riuscita a entrare nell’appartamento, presentandosi come un’amica di loro coinquilini e come dottoressa. La donna, avendo visto che l’uomo aveva difficoltà nel deambulare, si è offerta di visitare entrambi i coniugi invitandoli, prima della visita, a togliersi tutti i gioielli che stavano indossando (collane, fedi nuziali orecchini). Dopo alcuni minuti, con una scusa la ragazza si è allontanata in fretta facendo perdere le proprie tracce. Solo a questo punto i due anziani, insospettiti dal comportamento della donna, si sono accorti della scomparsa non soltanto dei monili in oro che avevano depositato sul tavolo, ma anche di circa 700 euro che erano in camera da letto.

Quello con cui è stato perpetrato il furto, è un modus operandi secondo il quale mentre una donna distrae le vittime, un altro complice, a cui è stata lasciata aperta la porta di casa al momento dell’ingresso, provvede a "visitare" il resto dell’appartamento. Quando la donna che distrae le vittime vede il complice uscire da casa capisce che il furto è stato portato a compimento quindi con una scusa se ne va a sua volta. Dalle descrizioni fornite dalle vittime, è molto probabile che entrambi i furti siano stati posti in essere dalla stessa donna che viene descritta come di statura alta, capelli lunghi neri, di bella presenza e che si esprime in lingua italiana senza inflessioni dialettali. Sui due episodi indaga la polizia.