Furto al Museo di storia naturale: rubati due corni di rinoceronte

I ladri hanno agito di notte disattivando il sistema d’allarme e staccando le telecamere. Secondo una credenza, il corno avrebbe proprietà afrodisiache e curative e sul mercato avrebbe un valore di 70mila euro al chilo

Le teste di rinoceronte senza corno

Le teste di rinoceronte senza corno

Macerata, 29 luglio 2014 - Giornata amara per il Museo di storia naturale di Macerata in via Santa Maria della Porta dove stanotte ignoti hanno rubato due corni di rinoceronte. Questa mattina all’apertura del Museo ad accorgersi del furto, è stato il direttore Romano Dezi.

I ladri avrebbero agito presumibilmente intorno alle 2.50 di questa notte, ora in cui dal vicino hotel Arcadia sono stati avvertiti alcuni rumori. I ladri, infatti, si sono introdotti all’interno del Museo di Storia naturale accedendo dal retro dell’immobile che lo ospita. Con l’aiuto di una scala hanno scavalcato il muro di cinta alto quattro metri dal lato di via Padre Matteo Ricci, e, una volta arrivati nel giardino, hanno disattivato il sistema di allarme e staccato la spina della videocamera di sorveglianza.

Indisturbati hanno quindi proseguito nel loro piano forzando con l’aiuto di un ferro, rivenuto sul posto, la porta di ingresso che conduce alle sale espositive e quindi hanno staccato i corni dei due rinoceronti esposti nella parte alta della stanza, a più di 2 metri dal pavimento, mandando in frantumi una vetrina.

Una volta compiuto il furto i ladri hanno ricollegato sia l’allarme che la videocamera di sorveglianza. I corni rubati appartenevano a due teste di rinoceronte, risalenti agli anni ’60 – ’70, della collezione Bernocchi donata al Museo di Storia naturale nell’ottobre dello scorso anno. Secondo il direttore del museo si tratterebbe di un furto mirato così come altri avvenuti negli ultimi tempi in giro per il mondo.

Sembra ci sia un traffico di corni a livello internazionale che consente ingenti guadagni Infatti, secondo una credenza diffusa nella medicina tradizionale orientale, soprattutto cinese, il corno di rinoceronte avrebbe proprietà afrodisiache e curative. Per questo, una volta immesso sul mercato, avrebbe un valore di circa 70.000 euro al chilo. Sul furto, dopo i rilevi effettuati dalla Scientifica, sta indagando la polizia.