Il gioco delle parti

Lorenzo Moroni

Lorenzo Moroni

Macerata, 28 settembre 2014 - Prendiamo atto che la chirurgia oculistica non lascerà l’ospedale di Macerata. Lo assicura il direttore generale dell’Area Vasta 3 Pierluigi Gigliucci. Almeno un giallo, quindi, sembra risolto: il sesto piano dell’ospedale non resterà il reparto dei fantasmi. Ma sono comunque tanti i punti poco chiari di questa riorganizzazione tutt’altro che condivisa.

Gigliucci ribadisce che non c’è alcun piano per depotenziare la sanità del capoluogo. Eppure San Severino si terrà il primario di oculistica e Civitanova avrà quello di otorino. Il sindaco Carancini promette una dura opposizione a chi tenterà di smantellare l’ospedale. Bene, ma come? È lo stesso interrogativo che pone la consigliera di Forza Italia Deborah Pantana. Sembra il solito gioco delle parti, dove ognuno dice la sua a beneficio di se stesso, ma lasciando in un mare di dubbi i cittadini.

I quali, da Macerata, per curarsi gli occhi dovranno andare da una parte, mentre per naso e gola dall’altra. Curiosa la posizione di Carancini, presidente della Conferenza dei sindaci, organismo al quale viene sottoposta la riorganizzazione sanitaria: quale progetto gli era stato mostrato?