Muccia, indagini su rapine e scippi: due arresti. Spunta un arsenale

Raffica di perquisizioni: sequestrati pistole, cocina e un coltello

Perquisizioni e arresti (Foto Gentili)

Perquisizioni e arresti (Foto Gentili)

Macerata, 30 luglio 2015 - Nascondevano in casa quattro pistole, due con le matricole cancellate per non risalire ai legittimi proprietari, una rubata dieci anni fa e una a salve priva del tappo rosso e modificata, cartucce di vario calibro, due tirapugni, un manganello telescopico e anche un coltello pieghevole. Un vero e proprio arsenale dentro casa, con cui avrebbero messo a segno colpi nell’entroterra.

Sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione illegale di armi e ricettazione un 61enne disoccupato, e un operaio 23enne, entrambi residenti a Muccia. Grazie al blitz di ieri mattina, risultato di un’operazione seguita da circa quattro mesi dai carabinieri della Compagnia di Camerino diretti dal capitano Vincenzo Orlando. I due malviventi si trovano ora nel carcere di Camerino, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il più giovane inoltre, durante la perquisizione, è stato trovato in possesso anche di alcuni grammi di cocaina, di un bilancino di precisione e di vari appunti con nomi ed importi attestanti l’attività di spaccio di droga.

Oltre all'arresto, sono stati denunciati anche altri due soggetti, un 49enne di Porto Sant’Elpidio per rapina e scippo e un 35enne di Serravalle di Chienti, per spaccio di stupefacenti. Intanto sono in corso gli accertamenti per verificare la provenienza delle armi e per stabilire se possano essere state utilizzate in altri colpi sia nella zona che in ambito nazionale. Durante le investigazioni condotte anche verso la fascia costiera, i militari hanno rilevato incontri sospetti tra i due uomini finiti in carcere: si sentivano spesso per pianificare i colpi da mettere a segno. Secondo i carabinieri, è stato accertato che nel mese di marzo due delle persone interessate dall’operazione avevano commesso una rapina a mano armata in un ufficio postale della provincia impadronendosi di circa 1.000 euro e che ultimamente si stavano organizzando per mettere a segno un altro colpo nella provincia.

Proprio in virtù di quest’ultima possibilità, gli inquirenti hanno visto la necessità di stringere il cerchio, anche per evitare ulteriori reati e salvaguardare l’incolumità di terze persone. Così ieri hanno effettuato una serie di perquisizioni, di concerto con l’autorità giudiziaria, nei luoghi individuati nel corso degli appostamenti. Supportati dal fiuto infallibile di un’unità cinofila di stanza a Pesaro, hanno battuto zona per zona fino alle prime ore del pomeriggio, fino agli arresti, alle denunce e sequestri.