Uccisa la lupa dei Sibillini, grazie al suo aiuto è stato scoperto un bracconiere

Pieve Torina, con il collarino gps che le era stato applicato la Forestale è risalita a un sito pieno di carcasse di animali

La lupa Selana

La lupa Selana

Visso (Macerata), 8 febbraio 2016 - Grazie al collarino satellitare che le era stato applicato aveva permesso di far scoprire e arrestare un bracconiere che aveva disseminato di trappole un’ampia zona del Parco dei Sibillini. Purtroppo, però, anche Selana, la lupa di un anno e mezzo, a cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini aveva applicato un collare satellitare lo scorso 21 dicembre, è rimasta vittima dello stesso bracconiere.

La notizia era rimasta riservata proprio per consentire le indagini da parte della Forestale che hanno condotto all’arresto del presunto bracconiere.

La lupa era stata catturata e rilasciata subito dopo l’applicazione del collare, nel territorio di Visso, in attuazione del progetto wolfnet2.0, finanziato dal Ministero dell’Ambiente. La notte del 19 gennaio, però, la trasmissione dei dati gps si era interrotta, inutile anche la ricerca dell’animale tramite ricevitore radio, mentre le immagini raccolte dalle fototrappole nei giorni successivi mostravano che Selana non c’era più: una serie di circostanze che, purtroppo, indicavano come, con ogni probabilità, la lupa fosse stata uccisa e il collare distrutto.

Subito, quindi sono state avviate le indagini da parte del coordinamento di Visso del Corpo Forestale dello Stato che, grazie ai dati del collare, hanno condotto alla macabra scoperta di un sito - in località Vari, nel Comune di Pieve Torina - disseminato di carcasse di animali e attrezzato per la caccia di frodo, giungendo all’arresto, avvenuto il 5 febbraio, del presunto responsabile degli atti di bracconaggio, al quale sono state tra l’altro sequestrate molte armi irregolari.

«Questa triste vicenda – commentano dal Parco – dimostra l’importanza del monitoraggio faunistico effettuato con gli strumenti più sofisticati; la scomparsa della lupa Selana, infatti, ha consentito di realizzare una importantissima operazione anti-bracconaggio, salvando innumerevoli animali, anche protetti, e sventando inoltre una reale minaccia per la sicurezza e la sanità pubblica.