Maceratese, un punto d'oro a Modena

Nel primo tempo la formazione biancorossa, con tanti giovani in campo, fa la partita, mentre nella ripresa controlla il forcing dei canarini

La Maceratese trova un pareggio sul campo del Modena (LaPresse)

La Maceratese trova un pareggio sul campo del Modena (LaPresse)

Modena, 11 settembre 2016 - C’è il punto e l’aver rischiato il minimo sindacale, almeno nel primo tempo. Per il resto è stato uno spettacolo quasi desolante, complice anche un manto erboso disastroso. Il Modena ha mostrato limiti conosciuti ed altri inaspettati e forse la Rata doveva metterci un pizzico di convinzione e di coraggio in più. Invece per strappare questo 0-0 alla fine si è anche sofferto sugli assalti scomposti dei gialloblù, ma il verdetto finale non fa una grinza.

Per il gioco attendiamo giorni migliori... ed il rientro di Turchetta. Splendidi i tifosi biancorossi: hanno incitato la squadra sino al 94’ con una preghiera finale «noi vogliamo vincere il derby», quello tra 48 ore all’Helvia Recina contro l’Ancona. Prima del via, dopo le contestazioni di rito del pubblico locale ai propri dirigenti (Caliendo in primis), l’applauso convinto ad un ex non dimenticato Armando Perna, oltre 200 presenze in gialloblù, ma oggi ai box per un problema dell’ultim’ora al polpaccio.

Campo in condizioni pessime: il Braglia è il terreno di gioco di tre squadre e si vede. Tanti i giovani schierati da Giunti in questa gara: Ventola, Broli, De Grazia, Franchini e nella ripresa Bondioli e Mestre. Schermaglie inoffensive in avvio sino ad una fiammata di Petrilli che sguscia tra un paio di avversari e scarica un tiro che termina non lontano dai pali di Manfredini a dimostrazione dei buoni numeri dell’ex patavino. Sterili i padroni di casa che ci provano al 27’ con un bel taglio di Tulissi per Basso ma Forte è reattivo al limite dell’area a spazzare con decisione. La Rata controlla senza grandi patemi: Malaccari e Quadri reggono benissimo il confronto con Giorico e Laner che palesano poche idee, confuse e piedi da correggere. Così si fa vivo De Grazia che trova un buon varco pur se il tiro è una specie di «telefonata» al portiere. Nonostante la nostra buona volontà non abbiamo altro da raccontarvi nella prima frazione.

Ripresa con il Modena che ha subito un’opportunità con una veloce ripartenza dopo un corner: Diakitè serve Basso che anziché puntare verso la porta prova un traversone che consente alla difesa di liberare, sia pur in affanno. Marchetti dà forfait, al suo posto Bondioli: canarini molto pericolosi al 21’ ancora in contropiede. Tulissi va via sulla sinistra, offre un assist d’oro a Diakitè il cui tap-in è superbamente deviato in angolo da Forte. Loi dà maggiore vivacità alla prima linea locale e lo dimostra al 34’ costringendo il portiere biancorosso ad una non facile respinta di piede. Pavan getta nella mischia pure l’ungherese Bajner per Diakitè, come a dire dentro tutta l’artiglieria pesante e la Rata soffre. Forte è provvidenziale in due occasioni al 42’ su Tulissi prima e su Loi in seguito.

Qualche biancorosso appare chiaramente sulle gambe: il Modena getta palloni in avanti senza costrutto ed a cercar fortuna ma è tutto inutile. Si poteva proseguire per un’altra mezza giornata: nessuno avrebbe potuto schiodare un nulla di fatto... più bianco del bianco e che sembrava scritto in cielo. Per la Maceratese va bene così.

Il tabellino

Modena 0 Maceratese 0

MODENA (4-3-3) : Manfredini; Calapai, Aldrovandi, Marino, Popescu; Laner (24’ st’ Besea), Giorico, Olivera; Tulissi, Diakitè (36’ st’Bajner), Basso (20’ st Loi) All. S.Pavan.

MACERATESE (4-3-3) : Forte; Ventola, Marchetti (9’ st Bondioli), Gattari, Broli; Franchini, Quadri, Malaccari (31’ st Mestre); Petrilli, Colombi (39’ st Allegretti), De Grazia All. Giunti.

Arbitro: Mastrodonato di Molfetta. Note: spettatori circa 1.200 (un centinaio da Macerata); ammoniti Tulissi, Calapai, Giorico, Petrilli; recupero 1’+4’; angoli 4-4.