Magi: «Maceratese, stai molto attenta»

Insidie Fermana temibile nelle ripartenze

CONSIGLI Giuseppe Magi al primo anno sulla panchina della Maceratese In sette gare i biancorossi hanno conquistato 19 punti segnando 13 reti

CONSIGLI Giuseppe Magi al primo anno sulla panchina della Maceratese In sette gare i biancorossi hanno conquistato 19 punti segnando 13 reti

Macerata, 24 ottobre 2014 - «Mi aspetto con la Fermana una partita sulla falsariga di quella con l’Amiternina». Giuseppe Magi, allenatore della Maceratese, pensa alla gara di domenica. «Ritengo – aggiunge – che sarà una sfida bloccata in cui loro cercheranno di chiuderci gli spazi e ripartire».

Tutto sommato non è l’identikit di tanti altri avversari?

«Ci sono formazioni dall’identità tattica e tecnica precisa, la Fermana sotto questo punto di vista mi fa pensare a una partita bloccata in cui non dovremo concedere l’opportunità del contropiede, mentre la squadra di Di Fabio cercherà di chiuderci gli spazi e toglierci la profondità».

E come si dovrà dribblare un simile ostacolo?

«Ogni gara è una storia a sé. Questa partita mi ricorda più quella con l’Amiternina piuttosto di quella con la Jesina per le caratteristiche dell’avversario. Dovremo essere bravi a non farci prendere dalla frenesia e ad allungarci. Abbiamo anche visto che le gare non si vincono segnando tanti gol, a volte basta un episodio per far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra, l’importante è stare in partita e sfruttare l’episodio favorevole».

Ha ora notato un atteggiamento differente dagli avversari nei confronti della Maceratese?

«Sì, del resto affrontano la capolista che ha centrato sei vittorie e un pareggio. Gli avversari contro di noi hanno più voglia di fare risultato e alla fine un pareggio contro la Maceratese vale oro mentre per noi, in generale, sarebbe un passo falso».

E domenica sarà una partita speciale anche per la presenza di Di Fabio?

«Lui a Macerata ha fatto un lavoro eccezionale vincendo l’Eccellenza e l’anno successivo i playoff del girone. Massimo rispetto nei confronti di questo allenatore che vorrà fare una bella figura».

Cosa si potrebbe fare per vedere un’Helvia Recina ancora più pieno?

«In campo dobbiamo esprimerci in modo sempre convincente dimostrando un forte attaccamento alla maglia. Chi è venuto allo stadio è rimasto affezionato alla grinta, alla determinazione e allo spirito di gruppo mostrato dai ragazzi che ogni volta hanno dato tutto in campo. Non dobbiamo perdere questo atteggiamento, specialmente nei momenti più difficili. Mi auguro che i tifosi possano sostenerci in un numero sempre crescente e che lo stadio possa riempirsi nel giro di poco tempo, ma molto passa attraverso le prestazioni in campo».