Mille piante di marijuana dietro un armadio. Arrestato un 55enne

Blitz della Mobile a Pollenza VIDEO

Polizia

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Pollenza (Macerata), 3 maggio 2016 - Nelle «Cronache di Narnia», dietro un vecchio armadio si nasconde un mondo fantastico. Nella campagna di Pollenza, dietro un vecchio armadio si nascondeva una serra lussureggiante, dove un migliaio di piante (VIDEO), tra quelle piccole, le medie e quelle già in fiore, stavano producendo chili di marijuana. A trovare il giardino segreto sono stati gli investigatori della Squadra mobile, nel casolare dove abita il pollentino Giuliano Maccari, 55 anni.

L’uomo è stato messo agli arresti domiciliari, e la sua produzione è finita sotto sequestro, per ora in Questura. Il ritrovamento è avvenuto ieri mattina, dopo che i poliziotti si erano fatti dare un decreto di perquisizione dal tribunale. Arrivati nel casolare, hanno controllato il garage, dove non c’era nulla di sospetto, a parte un vecchio armadio. Spostando quello è comparsa una porta, e da lì l’accesso ad altri vasti locali dove era stata ricavata una serra da vero professionista.

C’erano le lampade, necessarie perché senza luce la cannabis non sviluppa il principio attivo, i ventilatori, gli umidificatori, i fertilizzanti, tutto il necessario perché le piante potessero crescere sane e forti. E c’erano tantissime piante, dalle più piccole a quelle mature: la polizia ne ha contate un migliaio. Una serra di quel tipo richiede un costo in energia elettrica non indifferente, ma qui si era superato il problema con un allaccio abusivo direttamente alla cabina elettrica, per evitare bollette troppo impegnative. A giudicare dal rigoglio delle piante, l’attività andava a gonfie vele.

Ma gli investigatori della Squadra mobile, diretti da Alessandro Albini, hanno – è il caso di dirlo – fiutato qualcosa. Un’attività di indagine approfondita e mirata li ha portati al casolare di Pollenza e a Maccari. Per lui, per l’accusa di spaccio di stupefacenti, il sostituto procuratore Enrico Riccioni ha disposto la misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Maccari, che è difeso dall’avvocato Giancarlo Giulianelli, non è un nome nuovo alla cronaca giudiziaria. Nell’agosto del 2011 a San Cesareo, nell’area metropolitana di Roma, venne fermato dalla Guardia di finanza e trovato in possesso di 35 grammi di cocaina e di un chilo di un’altra sostanza, risultata poi essere un antidepressivo. Per quella vicenda aveva scontato la sua pena, ed era tornato in libertà.