Non succede, ma se succede

Macerata, 1 marzo 2015 - Giornata campale, quella di oggi, per il popolo del centrosinistra. Doppio appuntamento con le primarie: per il candidato a sindaco del capoluogo e per quello a governatore. Ma regionali a parte, è palese che sia il Pd locale a presentarsi a un bivio di un certo peso. La maggioranza del Partito ha preso una posizione netta sul candidato. Prova ne è che il segretario Paolo Micozzi – in teoria arbitro imparziale od osservatore – è andato alla chiusura della campagna elettorale di Bruno Mandrelli e non a quella di Romano Carancini.

Per il Pd è l’avvocato ex segretario quello che può dare alla città il cambiamento ritenuto necessario. Il sindaco uscente, che ha quindi il partito contro, non ha però mai mollato di un centimetro. Non rinunciando neanche a colpi bassi come quello del giornale del Comune che, proprio alla vigilia delle primarie, è ricomparso nelle case dei maceratesi sottoforma di spot elettorale. Mossa davvero poco elegante, perché il resoconto semmai andava fatto alla scadenza del mandato. Ognuno faccia gli scongiuri: ma se dovesse vincere il candidato inaspettato, ci sarà da ridere.