Ospedale, reparti inutilizzati e ascensori rotti. "Ora basta, è inaccettabile"

Il sindaco Carancini: vogliono smantellarlo, ci opporremo FOTO Sesto piano abbandonato

Carancini, sindaco di Macerata (Foto Calavita)

Carancini, sindaco di Macerata (Foto Calavita)

Macerata, 27 settembre 2014 - "Se L’Asur ha deciso di fare una guerra contro l’Area Vasta 3 e, in particolare, contro l’ospedale di Macerata troverà in noi una decisa opposizione". Appena uscito da un incontro con il direttore Pierluigi Gigliucci e quello generale Gianni Genga, il sindaco Romano Carancini ci va giù duro. Nel mirino la riorganizzazione sanitaria prevista per l’Area Vasta 3 che vedrebbe l’ospedale del capoluogo depotenziato, come anticipato dal Carlino nei giorni scorsi.

inaccettabile quello che sta accadendo — dice —, anche perché evidenzia che viene penalizzato chi segue la linea del confronto e del dialogo rispetto a chi sbatte i pugni e urla più forte". Secondo Carancini si vuole depauperare e depotenziare l’ospedale cittadino attraverso tutta una serie di interventi apparentemente minori, dimenticando che si tratta dell’ospedale di riferimento — baricentrico — del territorio.

"Ad agosto — prosegue il sindaco — l’ospedale è stato ispezionato dai vigili del fuoco che hanno accertato che la struttura non è a norma. Servono interventi per oltre 9 milioni di euro. Di fronte ad un impegno formale, e nonostante una lettera inviata dal direttore Gigliucci, a oggi la Regione non ha fatto nulla. Non c’è ancora un atto per mettere in moto questa importante e non più rinviabile opera. La Regione tace, un silenzio inaccettabile". Un altro fronte riguarda la direzione dei reparti. "Da tempo — sottolinea — mancano tra i cinque e i sette primari, senza che si sia provveduto alla loro sostituzione: un segno grave. In un paese civile è non solo inaccettabile, ma vergognoso che in un ospedale non funzionino gli ascensori, come accaduto anche nei giorni scorsi. Ci sono spazi da tempo disponibili e attrezzati, ma che non sono mai stati utilizzati, lasciati all’incuria. E’ evidente il tentativo di asfissiare l’ospedale di Macerata. Che l’Unità operativa complessa di Oculistica finisca a San Severino e quella di Otorino a Civitanova è scritto nella proposta di riorganizzazione delle reti cliniche: chi dice che non è vero dice una bugia. Ed è un fatto che si è scelto di non far più funzionare la chirurgia vascolare del nostro ospedale".

Proprio sulla riorganizzazione delle reti cliniche il sindaco lancia un messaggio preciso: "C’è stato un incontro lo scorso 31 luglio e tutti hanno convenuto sul fatto che questa deve essere fatta secondo una logica condivisa. E’ bene, perciò, che la Regione si fermi, e che non si cerchi di concretizzare attraverso interventi surrettizi quello che non è stato ancora deciso insieme". Secondo Carancini la Regione deve anche ripensare gli investimenti su Macerata, che non può essere schiacciata tra le nuove annunciate strutture di Fermo e Ancona Sud".