La battaglia da combattere

Roberto Fiaccarini

Roberto Fiaccarini

Macerata, 26 ottobre 2014 - E’ UN PECCATO che a raccogliere le firme per l’ospedale di Macerata, in questi giorni, ci siano solo tre liste civiche. E’ un peccato che una questione di primaria importanza e di interesse generale resti nelle mani solo di alcune parti politiche. Non per colpa loro, ovviamente. Cioè dei rappresentanti delle liste Menghi , Ballesi e «Macerata è nel cuore». Anzi, a loro va riconosciuto il merito di portare avanti la battaglia, a dispetto di tanti altri che a più riprese hanno votato con ipocrita unanimità documenti di fuoco contro i tagli alla sanità maceratese senza poi dare seguito con i fatti alle parole.

E’ un peccato che il sindaco Carancini non abbia raccolto l’appello a guidare la reazione contro il ridimensionamento dell’ospedale cittadino, e che neanche il Pd abbia preso una posizione davvero forte su un tema come questo. Per una volta, Macerata avrebbe potuto trovare un terreno di condivisione in grado di unire tutte le forze politiche. E l’argomento, mai come in questa circostanza, lo meriterebbe davvero. I temi sul tavolo sono tanti: da oculistica a otorino, da malattie infettive all’emodinamica, dal pronto soccorso alle infinite liste d’attesa.

Ma il minimo comune denominatore è solo uno: i tagli stanno chiaramente flagellando l’ospedale, e i maceratesi l’hanno capito al di là di ogni ragionevole dubbio. Meriterebbero per questo che i loro rappresentanti in Comune (e non solo quelli) si spendessero per i loro interessi. Anzi, per il loro diritto a una sanità che sia ancora, oggi e in futuro, all’altezza

di un capoluogo di provincia.