Lunedì 6 Maggio 2024

Padre Matteo Ricci e Xu Guangqi, Macerata e Cina sempre più unite

Sabato l’inaugurazione dei busti bronzei del sacerdote e del suo discepolo

Il vescovo Nazzareno Marconi con Dario Grandoni

Il vescovo Nazzareno Marconi con Dario Grandoni

Macerata, 19 gennaio 2015 – «Il mio sogno è vedere i due busti, quello di padre Matteo e quello di Xu Guangqi, dentro la nostra cattedrale. Rappresentano le colonne dell’arrivo della fede in Cina proprio come per noi sono stati San Pietro e Paolo». Questo è il desiderio che il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ha espresso alla conferenza stampa di presentazione dell’inaugurazione dei busti bronzei del gesuita maceratese e del suo discepolo cinese che avverrà sabato alle 11.30 nei giardini della sede della Fondazione Internazionale padre Matteo Ricci, presso il nuovo seminario in contrada Valle. La data non è stata scelta a caso perché proprio il 24 gennaio 1601 padre Ricci raggiunse per la prima volta Pechino dove rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1610. Il vescovo ha fatto poi intuire che, mentre prosegue il processo di beatificazione di padre Matteo Ricci di cui è chiusa la fase diocesana e i cui faldoni sono stati consegnati alla Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano, ci si sta muovendo anche nei confronti di Xu Guanqi. Solo quando padre Ricci sarà dichiarato venerabile (primo passo verso la beatificazione) allora potrà fare il suo ingresso in cattedrale e cioè verrà permesso il culto in chiesa.

Il vescovo ha poi proseguito sottolineando come lo stile di padre Ricci sia illuminante per comprendere quello di papa Francesco il cui gesto quotidiano e concreto che riesce sempre a mettere nel suo operato nulla toglie alla sacralità e ieraticità della sua figura. «Il progetto di scambio culturale fra Macerata e Shanghai prevede due cerimonie ufficiali – ha spiegato il vice presidente della Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci, Dario Grandoni –, una si è tenuta a Shanghai il 7 novembre con la posa del busto del gesuita maceratese realizzato dall’artista Emanuele Barsanti nel giardino-mausoleo di Xu Guangqi. Egli, oltre ad essere stato mandarino alla corte di Pechino e fedele discepolo del missionario gesuita, è considerato uno scienziato di grande rilevanza nella cultura cinese. Analoga cerimonia si terrà fra pochi giorni qui a Macerata dove il governo delle municipalità di Shanghai e il distretto di Xuhui doneranno il busto bronzeo di Xu Quiangqi realizzato dall’artista Yang Dongbai». In un primo momento si era pensato di fare lo scambio di una statua poi si è ritenuto opportuno affiancare a ciascun busto, quello dell’amico e compagno di fede per rendere più significativo il senso di un tale gemellaggio culturale. Quindi a Shanghai come a Macerata saranno presenti i busti dei due personaggi. Il vescovo Marconi ha sottolineato come la collaborazione della Diocesi con la Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci sia determinata dalla condivisione della mission di quest’ultima e cioè facilitare la conoscenza di padre Matteo nel mondo. «Padre Matteo – ha detto – è stato da subito un credente che ha portato la cultura anche in ambito laico. La sua modernità consiste anche nel fatto di come abbia capito immediatamente, a differenza degli altri missionari, il valore e il significato del look. Ha indossato gli abiti dell’intellettuale e questo è stato un notevole salto di qualità. Egli si è impegnato in quella che oggi si chiama promozione umana, oltreché nell’evangelizzazione». All’evento interverranno la delegazione del distretto di Xuhui, le municipalità di Shanghai, il famoso artista cinese che ha realizzato il busto di Xu Guangqi ( Yang Dongbai), il discendente alla diciottesima generazione di Xu Guangqui, le autorità civili e religiose italiane. Ha il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione, la Provincia, il Comune e, ovviamente, della diocesi locale.

Paola Olmi